Abstract:
L’obiettivo principale della tesi è stato di capire la storia dell’ingresso di diverse collezioni presso la Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza nel corso della prima metà dell’Ottocento, ovvero dopo lo sconvolgimento avvenuto a seguito della soppressione di molti ordini monastici e la conseguente dissoluzione delle loro biblioteche. I libri provenienti dai conventi soppressi e i libri donati o lasciati da nobili faglie vicentine contribuirono ad arricchire le raccolte della Biblioteca Bertoliana la quale, sotto gli anni di Ignazio Savi (1803-1857) ricevette, tra lasciti e donazioni, ventidue collezioni. La tesi si è quindi concentrata su due in particolare: le collezioni Porto Godi Pigafetta Bissaro e Sangiovanni Ghellini, ponendosi due obiettivi: il primo, attraverso lo studio dei documenti dell’Archivio Comunale di Vicenza che attestano la corrispondenza tra Savi e l’autorità comunale e provinciale vicentina, quello di studiare le scelte del bibliotecario nel trattare le collezioni al momento del loro ingresso nella biblioteca; il secondo obiettivo, dato che le collezioni sono state smembrate e conservate in diversi depositi, è stato quello di identificare gli esemplari tutt’oggi conservati in Bertoliana tramite diversi repertori OPAC e il catalogo cartaceo della biblioteca e indicare le collocazioni odierne, nonché, attraverso l’esame di alcuni dei libri, ricercare le caratteristiche distintive che riconducessero alla loro antica appartenenza.