Abstract:
La negazione rappresenta uno dei fenomeni linguistici fondamentali per la comunicazione orale e scritta: nel cinese moderno, è prevalentemente espressa tramite il ricorso a due avverbi: bù不 e méi没.
Principale obiettivo di questo lavoro di tesi consiste nell'analisi degli errori commessi dagli apprendenti italofoni di livello elementare e intermedio nell'utilizzo di queste due negazioni, unitamente alla formulazione di alcuni spunti glottodidattici finalizzati a migliorarne la performance linguistica.
Il primo capitolo mira ad offrire una panoramica circa l’entità morfologica, pragmatica e semantica delle due negazioni in esame, finalizzata a sancire le basi su cui fondare l’analisi degli errori e i contenuti della didattica.
Il secondo capitolo è incentrato sulla presentazione degli studi glottodidattici di riferimento, con particolare attenzione alle analisi degli errori già condotte su apprendenti di madrelingua straniera. Il capitolo prosegue con la presentazione del principale strumento di ricerca: un questionario somministrato a 40 apprendenti di madre lingua italiana, i cui risultati sono analizzati nel terzo capitolo. Qui, secondo la categorizzazione della tipologia di errori offerta da Lu Jianji (1994) e sulla base di una duplice analisi (quantitativa e qualitativa) si sono classificati gli errori in virtù della loro tipologia e si è cercato di ipotizzare le cause alla loro origine. Alla luce delle percentuali di correttezza delle varie strutture e delle motivazioni che hanno portato all’errore, si potrà giungere alla formulazione di un ipotetico ordine di acquisizione a cui poter fare riferimento nel corso della didattica.
Il quarto ed ultimo capitolo, con riferimento alle moderne teorie glottodidattiche e agli studi sull’interlingua, propone alcuni spunti per rendere più efficace l’insegnamento delle negazioni nel cinese moderno, al fine migliorarne la comprensione in merito alle differenze semantiche e pratiche da parte degli apprendenti italiani.