Abstract:
La ricerca sull’Istituto Penale Minorile di Treviso (IPM) fornisce una descrizione e un’analisi delle pratiche e dei rapporti che s’instaurano tra i diversi attori che interagiscono al suo interno, identificando le continuità e le particolarità del contesto minorile rispetto ai penitenziari per adulti.
Attraverso una modalità di ricerca multi situata si cerca di restituire la complessità e le particolarità del contesto studiato in relazione alla letteratura sull’argomento della prigione e ad alcuni fenomeni locali e globali. La ricerca sul campo si svolge in due momenti: il primo corrisponde all’osservazione partecipante all’interno dell’IPM mentre il secondo corrisponde alla produzione di fonti orali sia all’interno che all’esterno dell’istituto.
Le esperienze e le storie di vita di alcuni ragazzi ex-detenuti, come strumento d'analisi, aiutano a capire gli effetti della privazione della libertà e le modalità attraverso le quali il carcere assoggetta e cerca di disciplinare le menti e i corpi dei detenuti. Allo stesso tempo è possibile individuare le strategie che invece permettono, a attraverso le quali si tenta, di resistere a questo assoggettamento.
La pena nella Giustizia Minorile ha una funzione prevalentemente pedagogica. Per questa ragione questo studio presta particolare attenzione agli attori e alle modalità attraverso le quali viene attuato l’intervento educativo o ri-educativo all’interno degli istituti penali per minori, in particolare nel contesto di Treviso.