Abstract:
Dopo aver introdotto il metodo di ricerca e di analisi della professoressa Ute Heidmann, da noi adottato, ci siamo dedicati innanzitutto alla presentazione e alla contestualizzazione dei celebri racconti di Charles Perrault, pubblicati nel 1697, cercando di ricostruire il ruolo che questi hanno svolto nella disputa letteraria scoppiata in Francia durante il regno di Luigi XIV e mostrando come essi siano stati concepiti grazie ad un fitto dialogismo tra l'autore e altri scrittori contemporanei e del passato. Il concetto chiave di questo dialogismo è quello di riconfigurazione. Perrault ha infatti creato i suoi racconti riconfigurando molteplici intertesti di varie culture e epoche, nell'intento di elaborare una nuova forma generica. In secondo luogo, ci siamo occupati della traduzione dell'opera di Perrault da parte dell'italiano Carlo Collodi, che nel 1876 pubblica i suoi "Racconti delle fate". Dopo averne presentato il contesto di pubblicazione, abbiamo analizzato la traduzione italiana, confrontandola con l'edizione francese tradotta, e abbiamo mostrato come l'autore abbia, non diversamente da Perrault, riconfigurato il testo, elaborando di fatto una forma generica nuova. Collodi riconfigura, nel tradurli, i racconti francesi, adattandoli al nuovo contesto dell'Italia post-risorgimentale e al suo nuovo pubblico. Infine, poiché dall'incontro di Collodi con Perrault ha avuto origine "Le Avventure di Pinocchio", abbiamo evidenziato nel capolavoro dello scrittore fiorentino le tracce di tale influenza. Grazie alla sua estrema duttilità, il genere elaborato da Perrault è riuscito così a cambiar d'abito pur restando fedele a stesso e secoli dopo è ancora in grado d'istruire e divertire.