" apprendre l'eau"

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Sofo, Giuseppe it_IT
dc.contributor.author Pusiol, Elisabetta <1954> it_IT
dc.date.accessioned 2019-06-20 it_IT
dc.date.accessioned 2019-11-20T07:06:54Z
dc.date.available 2019-11-20T07:06:54Z
dc.date.issued 2019-07-10 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/15038
dc.description.abstract Questa tesi vuole approfondire la conoscenza dell'ambiente acquatico attivando un percorso che ne evidenzi la sua specificità e originalità. L'obiettivo è sottolineare la necessità di conoscerlo, "impararlo" per poter sfruttarne appieno le caratteristiche e le possibilità. L’uomo è un essere terrestre e tutti i suoi riferimenti vengono meno nel momento in cui entra in acqua: la sua postura che da verticale dovrà adeguarsi all’orizzontalità, il suo apparato locomotore che dovrà attivare soprattutto gli arti superiori per gli spostamenti, nuovi equilibri che dovranno essere gestiti attivando soprattutto gli arti inferiori, la vista che non sempre potrà aiutare la direzione del movimento, la respirazione che dovrà essere adattata … In ambiente acquatico non c’è più la forza di gravità: si galleggia, si vola, l’acqua diventa uno spazio di libertà dei movimenti e la resistenza dell’acqua, massaggio. Dal testo della psicomotricista francese Catherine Potel intitolato "le corps et l'eau” traduco dal francese all’ italiano la prima parte, quella che analizza e sviluppa in chiave psicomotoria tutte le caratteristiche che fanno dell’acqua e dell’ambiente acquatico uno spazio sensoriale che stimola la senso percezione e l’ incontro con l’altro. Ma l’acqua spesso incute anche paura, angoscia dovuta proprio al suo essere così diversa: è la paura di cadere, di essere inghiottiti… Dal testo di Aude Legrand “Nager: une rencontre avec l’imaginaire“ traduco dal francese all’italiano il capitolo riguardante le espressioni francesi riferite al verbo “nuotare” e ai suoi derivati (plonger, tomber à l’eau, ..) con l’intento di approfondire questi sentimenti ambivalenti nei confronti dell’acqua anche dal punto di vista socio culturale. Concludo questa tesi sottolineando la necessità di promuovere una nuova cultura dell’acqua che veda nell’ambiente acquatico una fonte di nuove opportunità motorie e sensoriali aperta a tutti. it_IT
dc.language.iso fr it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Elisabetta Pusiol, 2019 it_IT
dc.title " apprendre l'eau" it_IT
dc.title.alternative Apprendre l'eau it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e letterature straniere it_IT
dc.degree.level Laurea vecchio ordinamento (ante DM 509/99) it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019_sessione_estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 143138 it_IT
dc.subject.miur L-LIN/04 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Elisabetta Pusiol (143138@stud.unive.it), 2019-06-20 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Giuseppe Sofo (giuseppe.sofo@unive.it), 2019-07-08 it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record