Abstract:
Oggetto di riflessione sono i recenti sviluppi del mercato legato alle seconde abitazioni, nel quale si coniugano elementi strettamente proprietari e interessi più generali di natura ricreativa. Paradigmatica è la recente introduzione, da parte del legislatore italiano (art. 31, d.l. n. 133/2014), della formula che ha trovato una modesta diffusione in Spagna denominata condhotel: un soggetto acquista la proprietà di un’unità immobiliare ubicata in una struttura ricettiva (albergo, residenza turistico alberghiera, etc.), riservandosene il godimento, servizi alberghieri inclusi, durante un intervallo di tempo ricorrente ogni anno; unitamente, viene assicurata al gestore alberghiero la disponibilità dell’alloggio per l’offerta alla clientela occasionale, nei periodi di mancato impiego del proprietario, spartendo poi con quest’ultimo il ricavato. Dall’esempio richiamato si sviluppa l’intero discorso, sullo sfondo della crisi economica ma anche di una nuova fioritura giuridica, incardinato tra l’analisi delle forme assunte oggi dalla proprietà, specie condominio e multiproprietà, e l’accostamento della circolazione immobiliare, sempre più prossima alla contrattazione di massa, alla tutela del consumatore.