Abstract:
Il lavoro si propone di analizzare come avviene il processo di inserimento dei grandi eventi delle mostre d’arte temporanee in ambito urbano, indagando l’impatto economico e socioculturale generato tra gli attori che operano nella città. Tale indagine si concentra sugli effetti prodotti sull’offerta museale permanente e sulle attività turistiche e commerciali dell’area locale, analizzando, in particolare, l’ultima mostra organizzata a Vicenza dalla società Linea d‘ombra, intitolata Van Gogh. Tra il grano e il cielo. L'elaborato inizia con un rilevamento della situazione generale di alcune realtà urbane nazionali, che coniugano il patrimonio museale permanente con elementi effimeri di grande attrattività, quali le esposizioni d'arte temporanee, nominate anche “mostre blockbuster” proprio per la loro capacità di raggiungere grandi masse di pubblico e, di conseguenza, di ottenere grandi incassi in termini di vendita di biglietti. Dopodiché, l'analisi si concentra nell'ambito specifico del centro storico di Vicenza e, attraverso una mappatura delle sedi museali pubbliche e private, si giunge ad analizzare la proposta delle grandi mostre temporanee organizzate a partire dal 2012 all'interno del salone medievale della Basilica Palladiana, per volontà dell'Amministrazione Comunale. In particolare, attraverso una serie di questionari e interviste dirette, si è cercato di comprendere quali siano gli effetti economici e socioculturali riscontrati, rispetto a tali grandi eventi, dagli attori che operano nella realtà urbana di Vicenza. Nel tentativo di misurare l’efficienza e l’efficacia delle grandi mostre non solo in termini di ritorno economico, ma anche di valore culturale e di sviluppo sociale, l’obiettivo finale della tesi è presentare un’analisi il più possibile oggettiva, diffusa e condivisa dei risultati ottenuti grazie alla mostra.