Abstract:
Il Convegno Volta del 1934 fu un evento volto a celebrare il teatro drammatico italiano grazie alla presenza dei più grandi intellettuali del tempo, i quali vi presero parte accendendo un importante dibattito relativo alla crisi che esso stava subendo e alle possibili innovazioni. Questo evento fece molto clamore all’epoca, fu organizzato dalla Reale Accademia d’Italia, la quale ricopriva un ruolo fondamentale per la cultura italiana. Questo elaborato ha l’intento di analizzare le dinamiche tra potere politico e arte, più in particolare le modalità con cui gli intellettuali dell’epoca, tentati da successo, fama, protezione politica e un ritorno economico, abbiano cercato la mediazione con il potere politico a discapito della ricerca per un rinnovamento della loro arte. Una figura interessante in questo panorama culturale è sicuramente Edward Gordon Craig, un invitato inglese all’evento, molto atteso, che tenta di far luce sulle scelte attuate dal regime fascista di negare il finanziamento ai teatri dialettali italiani. Attraverso l’analisi delle riflessioni di Gordon Craig, che nascono dalla sua conoscenza del teatro italiano e dalla sua capacità innovativa e riformatrice, si vuole creare un disegno generale che rifletta le difficoltà e gli sviluppi del teatro negli anni Trenta.