Abstract:
Le infiltrazioni criminali nella filiera agroalimentare e nel mercato del
lavoro agricolo in Italia sono due elementi distorsivi
dell’economia del settore primario e agroindustriale.
A partire dagli anni ’90 le organizzazioni criminali hanno una
presenza sempre più capillare all’interno del settore agroalimentare
italiano operando in diverse attività illecite che vanno dal controllo
della manodopera nei campi alle frodi alimentari anche a livello
internazionale.
Gli effetti prodotti dalla gestione malavitosa della filiera produttiva si
riversano prevalentemente su coloro che lavorano nei campi
in condizioni di sfruttamento, approfittando spesso delle situazioni di
povertà dei soggetti e sui consumatori che talvolta devono far fronte
ad elevati prezzi per l’acquisto dei prodotti agricoli.
L’elaborato che si pone come obiettivo l’analisi di questi fenomeni,
nella parte introduttiva presenta alcuni dati relativi ai caratteri
principali del settore agroalimentare italiano con riferimento anche
all’occupazione, successivamente descrive l’impatto economico delle
attività illegali e del lavoro irregolare nel settore agroalimentare.
L’approfondimento prosegue con uno studio relativo alle distorsioni
di prezzo nei prodotti agricoli derivanti dalle attività
criminali che si estende alle province e regioni
italiane.
Nell’analisi delle attività illecite si affronta il fenomeno delle
frodi alimentari a livello internazionale, presentando gli organismi per
la prevenzione e il contrasto delle irregolarità con alcuni casi di studio.
Accanto alle frodi alimentari, l’attività di ricerca
considera lo sfruttamento della manodopera in agricoltura,
analizzando gli effetti dei provvedimenti legislativi adottati negli
ultimi anni per prevenire e contrastare il “caporalato”, con
l’esposizione di differenti studi sull’efficacia di tali misure.