Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare il fenomeno della pink economy, specificamente nella sua declinazione cinese del pink yuan, e di osservare come esso si relazioni con la situazione socio-politica degli LGBT cinesi e con la loro eventuale emancipazione.
Innanzitutto si delinea una panoramica della sessualità in Cina e di come essa sia cambiata negli ultimi anni, con l’ausilio delle teorie di Pan Suiming. Inoltre, si disegna un quadro generale dell’omosessualità in Cina, la sua percezione e le varie criticità.
Successivamente si definisce il fenomeno della pink economy e si danno dei cenni storici, per poi passare al caso cinese specifico con le sue particolarità e i suoi settori di riferimento: dalla tecnologia, all’e-commerce fino al turismo. Si procede pertanto a una prima analisi del dibattito pubblico sul fenomeno e delle sue implicazioni politiche e sociali, per cominciare a chiedersi se è un fenomeno con un effetto inclusivo o esclusivo.
Nell’ultimo capitolo questa domanda viene sviluppata ulteriormente, avvalendosi delle teorie di Michel Foucault e Pierre Bourdieu e degli studi sulla società del desiderio di Lisa Rofel. L’analisi del fenomeno con gli strumenti appena citati mette in evidenza quanto l’emancipazione veicolata dai consumi costituisca un’inclusione solo strumentale, che nasconde obiettivi di potere e progetti di società ben precisi, e rivela come gli LGBT si trovino in vincoli di potere non certo meno stringenti, bensì solo di natura differente.