Abstract:
L’intento di questo studio è valorizzare questa forma artistica, cercando di comprendere i motivi della recente popolarità di questo genere, segnata dall’apertura di numerosi eventi pubblici e privati dedicati a livello internazionale, paradossalmente accompagnata da una progressiva estinzione.
L’analisi qualitativa verte sull’evoluzione critica, tecnica e tematica dell’ukiyoe dalle origini alla contemporaneità.
Innanzitutto, nel primo capitolo si affronta lo stato dell’arte e in particolare come si è evoluta la concezione di ukiyoe dal punto di vista della critica e del pubblico dall’epoca Tokugawa a oggi in Giappone e all’estero.
Nel secondo capitolo si approfondiscono invece gli aspetti tecnici che hanno permesso al mokuhanga di preservarsi fino alla contemporaneità e che lo distinguono da altre tipologie di riproduzione; inclusi i materiali, gli strumenti, la lavorazione e la realizzazione in team. Quindi, si tengono presenti enti e associazioni che promuovono il mantenimento del mokuhanga in diverse forme, focalizzandosi soprattutto su alcune iniziative recenti in Giappone e in Italia.
Nel terzo capitolo si affrontano le tematiche principali dell’ukiyoe e la loro evoluzione storica. Anche in questo caso, si intende analizzare principalmente i soggetti che si sono mantenuti nel tempo, facendo emergere le ragioni per cui ciò è avvenuto e gli eventuali adattamenti che hanno subito a questo scopo.
Nel quarto capitolo si punta a rispondere ad alcuni quesiti sull’importanza del mantenimento dei soggetti e/o della tecnica per la sopravvivenza dell’ukiyoe attraverso l’approfondimento di tre casi studio (Salvatore Fiume, Ikenaga Yasunari e Jed Henry), nei quali questi temi vengono affrontati in diverse modalità.