Abstract:
Questa tesi di ricerca indaga il campo fenomenologico dell’ibridazione tecnologica nel campo
dell’arte contemporanea. Partendo dall’ampio concetto di corpo nell’arte si prendono a riferimento
gli anni 80’ del XX secolo come punto di partenza, il cui intento è quello di capire tramite
riferimenti a pensieri filosofici e antropologici riguardanti il tema, se questo è ancora percepito ai
giorni nostri come nei casi delle performance artistiche alla stregua di azioni estreme. Altro
interrogativo è posto sul concetto del sé, e su come questo si realizzi all’interno delle pratiche
artistiche odierne, con particolare riferimento all’ibridazione tecnologica e all’utilizzo delle
piattaforme digitali come medium. Che impatto ha la tecnologia nelle nostre vite oggi? L’artificiale
e il digital stanno cambiando non solo il fronte artistico ma anche quello sociologico? Siamo già
degli esseri ibridizzati ma inconsapevolmente? C’è un ritorno da parte dei giovani artisti
dell’utilizzo di pratiche reputate canoniche come la fotografia, la scultura, la pittura? Oppure ci si
spinge ancora oltre il limite del confine cultura-natura? Si utilizza ancora la performance come
tramite espressivo? L’intento finale è quello di creare un vero e proprio ponte di paragone tra il
concetto di sé e l’ibridazione tecnologica tra gli artisti di ieri ed oggi, mettendo in luce differenze
e/o somiglianze nell’attività della pratica artistica.