Abstract:
Questo lavoro di tesi ha scelto di concentrarsi sull'Esotismo di fine Ottocento-inizio Novecento e su l'influsso che esso ebbe nei riguardi della musica colta francese.
Divisa in tre capitoli, la ricerca si compone di una prima sezione in cui l'attenzione viene concentrata sulla storia e l'organizzazione delle grandi Esposizioni Universali, con un focus sulle due manifestazioni parigine del 1889 e del 1900 in cui comparvero per la prima volta i padiglioni delle colonie, parte degli imperi francesi e inglesi.
Una seconda parte, invece, è stata dedicata alla concezione vera e propria di Esotismo e Orientalismo: grazie ai contributi apporti a diversi ambiti quali la letteratura, la filosofia, la storia dell'arte ed infine, la musica, ho voluto dimostrare come tutte queste manifestazioni artistiche fossero tra loro collegate e come, peraltro, fossero riconducili, chi più, chi meno, alle medesime due Esposizioni prese in esame. Come artisti, musicisti, letterati si fossero fatti ispirare dalla ventata di novità proveniente dal lontano Oriente, per dar vita a un nuovo repertorio esotizzante.
Proprio la musica è protagonista poi dell'ultima parte di questo lavoro in cui, presi in esame e visti da vicino alcuni autori e le relative opere, l'elemento esotizzante si concretizza; grazie all'analisi di alcune partiture e melodie di Claude Debussy, Maurice Ravel e Albèrt Roussel si viene a notare la perfetta fusione della musica medio-orientale nel repertorio colto francese di fine secolo, fusione che darà vita alla creazione di un vero e proprio stile nuovo. Tale stile vedrà nelle scale pentafoniche, nell'uso di una strumentazione più complessa, nell'ardita sperimentazione armonica alcuni dei suoi punti di forza che saranno poi ripresi e sviluppati dai compositori più arditi del Novecento.