Abstract:
Il presente elaborato illustra le diverse fasi di attività sperimentale che hanno portato alla messa a punto di un saggio ecotossicologico con la specie Lymnaea auricularia.
La scelta della specie in esame è stata effettuata in quanto la presenza di questi gasteropodi in ambiente naturale è ubiquitaria e abbondante, soprattutto nelle zone della Pianura Padano-Veneta di risorgiva anche perché i gasteropodi non sono ancora molto utilizzati come bioindicatori.
Per la messa a punto della procedura è stato preso come riferimento il protocollo OECD per Lymnaea stagnalis. Quest’ultimo contiene le linee guida inerenti la modalità di allevamento degli organismi, con specifiche riguardanti le condizioni chimico-fisiche, e descrive le condizioni di esecuzione del test ecotossicologico vero e proprio.
Il lavoro sperimentale prevede l’allevamento della suddetta specie in laboratorio per determinarne i parametri riproduttivi e biometrici; in particolare sono stati ricavati dati relativi alle classi di taglia con maggiori abbondanze, alla taglia minima alla quale si assiste alla riproduzione, al numero di placche ovigere per individuo e il numero di uova per placca.
Il dataset di dati così ricavato è stato utilizzato per armonizzare il protocollo OECD alle caratteristiche ecologiche e biologiche di L. auricularia per poter impiegare la specie in esame come bioindicatore.
L’attuazione del test cronico, della durata di 28 giorni, si svolge sottoponendo gli organismi a 20 g/l di mFe; gli endpoints che emergono dalla procedura applicata sono la mortalità degli individui e la riproduzione. Dai risultati del test è possibile estrapolare il calcolo del LT50.