Abstract:
Il bilinguismo è stato comunemente definito e descritto in termini di categorie, scale e dicotomie, che sono legati a fattori come abilità, funzione e attitudine al linguaggio. L'Oxford English Dictionary (2010) definisce un bilingue come "parlare due lingue fluentemente" o "espresso in o utilizzando due lingue". Questa definizione potrebbe essere interpretata in diversi modi in base alle abilità orali, uditive o di alfabetizzazione, oppure nel contesto in cui viene utilizzato il linguaggio. Secondo Baker (2001) il bilinguismo è la capacità di usare più di una lingua. Questa affermazione può generare confusione quando viene discusso il grado di competenza in ciascuna lingua. Alcuni esperti sostengono che un certo livello di competenza in due lingue è sufficiente per essere chiamato bilingue. Diebold (1966) citato in Engen & Kulbrandstad (2004) afferma che quando una persona capisce l'espressione di una nuova lingua significa che diventerà bilingue. Questo vale anche se essi non sono in grado di dire qualcosa in quella lingua. Inoltre, Haugen (1956) aggiunge che il bilinguismo inizia quando chi parla una lingua può sviluppare espressioni significative nell'altra lingua. Ad esempio, una persona potrebbe non avere un controllo produttivo su una lingua o essere un bilingue passivo o ricettivo, ma è in grado di comprendere le espressioni in essa contenute. Contrariamente a questo punto, Bloomfield (1993) afferma che una persona bilingue deve avere competenze di lingua nativa in entrambe le lingue.