Abstract:
Il presente elaborato intende analizzare alcune filastrocche di Samuil Jakovlevič Maršak, (1887-1964), poeta, drammaturgo, critico letterario e traduttore russo vissuto durante il periodo sovietico proponendo una traduzione delle stesse seguita da relativo commento. L’analisi delle opere è composta da numerosi aspetti, che richiamano l’attenzione sulla struttura del testo poetico (il metro, la rima, le figure retoriche…), sulle peculiarità del genere della letteratura d’infanzia, sul ruolo delle illustrazioni, sul contenuto ed il contesto storico-sociale in cui esse sono state composte; il successivo commento alla proposta di traduzione intende motivare le scelte effettuate e mettere in luce le difficoltà incontrate nella resa del teso in italiano. È stata fatta una selezione di filastrocche con relative illustrazioni, così da poter porre l’accento sulle differenze stilistiche e di contenuto riscontrabili tra gli anni Venti e gli anni Trenta del XX secolo (avvalendosi del prezioso supporto di saggi, osservazioni ed analisi, composte dallo stesso autore e da altri artisti a lui vicini), differenze dovute all’affermazione dei dettami del realismo socialista e all’inasprimento della censura statale. “Gelato”, “Ieri e oggi”, “Circo”, “Come la pialla creò una pialla”, “Incendio”, “Il nostro reparto” e “Noi militari” costituiscono una piccola parte della ricca produzione di Maršak per l’infanzia, ma permettono di comprendere l’immagine dell’autore “vestito da libro”, poiché egli trasformava le sue storie in giochi rendendole “vive”, permettendo così ai bambini di interagire con la copertina, i caratteri, i personaggi, le illustrazioni e di entrare in contatto con la realtà circostante.