Abstract:
Tema dell’elaborato è il Nüshu, l’affascinante linguaggio inventato dalle donne della contea di Jiangyong, una zona povera del sud della Cina, nella provincia della Hunan. Esso può forgiarsi ancora oggi del titolo di unico codice al mondo ad uso esclusivamente femminile. Derivato dai caratteri cinesi, dai quali però allo stesso tempo si distacca ampiamente, mantiene la sua origine ancora avvolta nel mistero, lasciando spazio a leggende ed elucubrazioni di studiosi e curiosi. Le donne, sicure di trovare sollievo e comprensione, solevano sfogare le proprie sofferenze e le proprie speranze tramite il Nüshu, che fungeva così da forte fonte di conforto ed incoraggiamento. Esse trascorrevano vite miserabili, all’insegna dello sfruttamento e della tristezza, dovevano sottostare a rigide regole sociali e portare a termine un’enorme mole di lavoro mostrandosi però sempre docili, volenterose, obbedienti, silenziose e disponibili. L’esistenza della donna era costellata di difficoltà e momenti duri, tanto che esse stesse arrivavano a desiderare di essere nate in panni maschili o a compiere atti estremi e drammatici. Questo linguaggio permetteva loro di esternare pensieri non altrimenti esteriorizzabili: lamentarsi era un lusso che non era loro concesso. Sicure del fatto che gli uomini non avrebbero potuto leggerli, queste donne componevano e deponevano i propri versi su ventagli e libri, oppure li ricamavano su pezzi di stoffa o cinture. La scrittura Nüshu è sinuosa, affascinante e, inutile sottolinearlo, molto femminile. I caratteri sono aggraziati e dolci, ben si prestano al ricamo, sembrando delle decorazioni prive di significato che destarono l’attenzione dell’uomo solo in epoca recente. La forza e il dolore nascosti in quei segni all’apparenza così leggeri e vezzosi sono dirompenti. La presente trattazione analizzerà l’importanza del fenomeno dal punto di vista sociale, la sua funzione di “consolatore” e le pratiche ad esso legate che si svolgevano all’interno dei villaggi. Si esamineranno, a carattere generale, le sue peculiarità e le tematiche più frequenti, con estratti da vari testi. La parte centrale del lavoro prevede la proposta di traduzione dell’autrice dell’elaborato di una serie di poesie, tradotte dal Nüshu al cinese moderno dalla professoressa Zhao Liming. Il commento traduttologico si concentrerà sulle difficoltà incontrate e sulle decisioni intraprese in sede traduttiva, oltre all’analisi delle suddette composizioni.