Abstract:
L’elaborato descrive il fenomeno delle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale richiedenti protezione internazionale in Italia, concentrandosi nello specifico sulla tratta delle donne nigeriane e le relative peculiarità. In particolare, vengono approfondite le trasformazioni che riguardano il fenomeno, che negli ultimi anni vede sempre più la presenza di queste vittime di tratta all’interno dei flussi di richiedenti protezione internazionale e di come questo crei criticità e ponga sfide all’interno del sistema di accoglienza italiano. Inoltre, viene presentato un caso di studio sulla cooperativa padovana “La rosa blu”, relativo alla nascita del progetto per l’accoglienza di richiedenti protezione internazionale, che ha visto come primo target quello delle donne che è il gruppo sociale a cui appartengono la maggior parte delle vittime di tratta a scopo sessuale.
Dopo un’iniziale illustrazione del fenomeno del traffico di esseri umani a livello mondiale e dei riferimenti giuridici sui cui si basano i principi di protezione delle vittime di questo crimine, ci si focalizza sulla realtà italiana e la relativa legislazione che regola e stabilisce i criteri di assistenza e di supporto. Dopodiché, si analizza come i canali utilizzati dalle vittime di tratta per la regolarizzazione sul territorio siano cambiati negli ultimi anni. In passato la possibilità per questa categoria di persone di regolarizzarsi sul Territorio Nazionale era data dall’art. 18 del Testo Unico sull’Immigrazione che dispone del rilascio di un Permesso di Soggiorno della durata di sei mesi rinnovabili. Ora, la strada maggiormente percorsa è quella di presentare la domanda di protezione internazionale, grazie alla quale è possibile vedersi riconosciuto lo status di rifugiato e ottenere un Permesso di soggiorno più stabile e con maggiori garanzie. A causa di questa trasformazione del fenomeno, i servizi che lavorano in progetti anti-tratta devono fare fronte ai cambiamenti che essa porta con sé, ed imparare a collaborare con i nuovi attori che vengono in contatto con questo fenomeno, in particolar modo con tutti coloro che lavorano dell’accoglienza di richiedenti protezione internazionale. Proprio per questo, al temine dell’elaborato viene presentato un caso di studio che riguarda la modalità ed i principi con i quali la cooperativa padovana “La rosa blu” ha deciso di lavorare nella nascita del progetto di accoglienza di donne richiedenti asilo e le azioni intraprese per fronteggiare le problematiche che l’accoglienza di queste donne presenta, cercando di capire se l’approccio da loro adottato sia in grado di produrre buone pratiche.