Abstract:
La tesi ha come obiettivo quello di analizzare le vendite di opere appartenute alla corrente italiana dell’Arte Povera nelle principali case d’asta italiane e internazionali, dal 2013 al 2017. Il lavoro si divide in una prima parte storico-artistica, incentrata sugli sviluppi dell’arte a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, in particolar modo sui rapporti che si sono venuti a creare tra il panorama artistico italiano del secondo dopoguerra, concentrandosi sull’Arte Povera e quello americano. Inoltre viene fatto un excursus del tessuto espositivo privato italiano che, rispetto alle sedi istituzionali, ha mostrato di cogliere tempestivamente e favorire gli aspetti più sperimentali dei nuovi linguaggi. La seconda parte si concentra sull’analisi dei risultati delle vendite all’asta delle opere degli artisti che hanno preso parte al movimento dell’Arte Povera, anche per un breve periodo. Una particolare attenzione è stata posta per i settori d’asta di Post-war and Contemporary Art e Italian Sale di Sotheby’s e Christie’s. Infine si sono osservati i risultati d’asta migliori per alcuni degli artisti trattati.