Abstract:
Il contenuto di questo elaborato è incentrato su una parte della produzione dell’artista russo Leonid Tiškov, collocata tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’00, caratterizzata dalla significativa compresenza di elementi testuali e figurativi. Il primo capitolo è dedicato ad un’introduzione sul rapporto tra testo e immagine come costante all’interno dell’arte russa, soprattutto a partire dall’esperienza delle avanguardie storiche fino al concettualismo degli anni ’70. Nel secondo capitolo l’attenzione verte sul percorso artistico di Tiškov, a iniziare dalla caricatura, genere che ha influenzato il suo stile nelle illustrazioni e, successivamente, nei libri d’artista. Questi ultimi costituiscono un ponte per le narrazioni incentrate sulla sua personale mitologia artistica, alla quale è dedicato il terzo ed ultimo capitolo. Dabloidy, Vodolazy, Stomaki e Čurki sono creature assurde, nate dal subconscio, che trovano spazio nelle pagine di album, libri e sono protagonisti di una narrazione per immagini con forti influenze delle stampe popolari russe, della caricatura, del fumetto, insieme all'insegnamento del Surrealismo francese e delle avanguardie russe di inizio XX secolo.