Abstract:
La nostra ricerca intende esaminare Le Annotazioni sopra i libri di Donato Giannotti e di Gasparo Contarini cardinale della Republica di Venezia di Nicolò Crasso (1586-1656), pubblicate a Venezia nel 1650 da Francesco Storti, in un’edizione in cui erano comprese anche la traduzione italiana dal latino del De magistratibus et republica venetorum libri quinque, authore Gaspare Contareno, patricio veneto, stampato per la prima volta nel 1543 e il Libro de la republica de’ Vinitiani di Donato Giannotti del 1540.
All’epoca della prima pubblicazione in latino del volume di Crasso, avvenuta a Leida nel 1631 come opera singola e su commissione del politico veneziano Domenico Molino, dal titolo Donati Iannotii Florentini Dialogi de Repub. Venetorum. Cum notis et lib. Singulari de forma eiusdem Reip. la Repubblica di Venezia stava attraversando un difficile momento sia in ambito internazionale (la Spagna, l’Impero e i Turchi minacciavano l’integrità della Serenissima) sia interno (si accentuò la spaccatura nella classe dirigente patrizia). Sullo sfondo di questi avvenimenti la tesi cerca, attraverso l’analisi del testo di Crasso, di comprendere le motivazioni che possono aver indotto lo scrittore e il suo mecenate alla stesura di questo libro.