Abstract:
Negli ultimi decenni gli strumenti derivati sono accresciuti in popolarità e complessità, e diversi sono stati gli enti locali che ne hanno fatto uso, specialmente in Italia, ma non solo. Tuttavia, gli esiti non sono stati sempre egregi, essendosi verificati diversi casi di dissesto e pre-dissesto finanziario nel contesto italiano. Questo elaborato si pone lo scopo di andare ad analizzare che cosa può essere andato storto in queste operazioni, e dove si sarebbe potuto agire: se richiedendo una maggiore conoscenza della convenienza economica e dei rischi sottesi a tali strumenti da parte degli enti pubblici coinvolti, oppure imponendo agli intermediari finanziari proponenti obblighi informativi e di trasparenza contrattuale più stringenti, o addirittura adottando la soluzione più estrema di un divieto assoluto ab initio dell’utilizzo di questi strumenti da parte della Pubblica Amministrazione. Sono state svolte delle analisi utilizzando un approccio DEA su degli indici di bilancio dei comuni italiani, per andare a verificare che cosa abbia contribuito maggiormente al loro dissesto o pre-dissesto finanziario. Le analisi svolte hanno infatti permesso di costruire due frontiere: una di efficienza ed una di non efficienza, cui sono stati poi fatti ricadere i comuni italiani a seconda dei valori degli indici di bilancio utilizzati.