Abstract:
Il sistema moda, ed in particolare quello del fast fashion, è costantemente minacciato dai repentini cambi del mercato; per essere in grado di soddisfare i bisogni espressi dalla domanda, le imprese sono costrette a sviluppare sofisticati processi innovativi che, quotidianamente, si evolvono per fronteggiare una miriade di tendenze emergenti.
Tradizionalmente, il sistema moda impiega ventiquattro mesi per presentare una collezione(due i cicli stagionali, primavera-estate, autunno-inverno); le imprese del fast fashion hanno superato invece questo concetto obsoleto, riducendo l’intero processo di progettazione, produzione e distribuzione dei capi di abbigliamento da ventiquattro mesi a sole poche settimane. La quick response, cioè la capacità di risposta rapida ai mutamenti della domanda, è indispensabile per affrontare il processo che sta alla base della selezione-creazione delle tendenze; questa attività è resa possibile grazie al lavoro di designers che, traendo ispirazione dai prodotti dell’alta moda, reinterpretano le informazioni raccolte per produrre capi di successo a prezzi contenuti.
Indagando i canali manageriali di cui si serve il leader mondiale del fast fashion, Zara, ed analizzando i dati statistici raccolti relativamente alle collezioni primavera-estate 2017, l’obiettivo di questo elaborato è dimostrare come l’imitazione non sia un processo inverso all’innovazione; al contrario, è possibile affermare che sia un’attività di supporto alla stessa.