Abstract:
Il presente lavoro, frutto di una ricerca sul campo svolta nella provincia di Reggio Calabria, si concentra sul fenomeno mafioso calabrese meglio noto come ’ndrangheta.
Tale studio si pone l’obiettivo di individuare alcuni aspetti fondamentali dell’organizzazione, quali religione, folklore e famiglia, in modo da poter favorire una conoscenza più ampia del fenomeno, oltrepassando così la visione giuridica, attraverso la quale è stato costantemente e profondamente analizzato.
Partendo da un’indispensabile ricostruzione storica del fenomeno e da un’analisi della sua struttura organizzativa, si passerà al corpo vero e proprio della ricerca etnografica. Data l’evidente impossibilità di entrare in possesso di materiali riservati alla polizia e di infiltrarsi in un clan della ’ndrangheta, si è dato spazio a più attori, i quali hanno avuto e hanno a che fare con membri della mafia calabrese e che svolgono ruoli differenti all’interno della società reggina. Nonostante l’eterogeneità delle voci in campo, il focus delle interviste si è concentrato esclusivamente sugli argomenti caratterizzanti questo studio.
Infine, per una maggiore comprensione del fenomeno – e degli aspetti sopracitati – si è dato spazio alle analogie e alle differenze che la ’ndrangheta mostra in relazione alle altre organizzazioni mafiose presenti sul territorio italiano, quali Camorra e Cosa Nostra, e si è avanzato un parallelismo con l’organizzazione criminale giapponese chiamata Yakuza.