La presente tesi di dottorato offre una trattazione complessiva dei frammenti superstiti di tre tragedie dell'età classica accomunate dallo stesso soggetto mitico (l'episodio cretese della vita mitica del 'mantis' corinzio Poliido come narrato da Apollod. Bibl. 3.3.17-20 ed Hyg. fab. 136) ed opera di tre diversi poeti: Eschilo, 'Le Cretesi'; Sofocle, 'Manteis'; Euripide, 'Poliido'. Di ciascun frammento attribuito o attribuibile con certezza ad una di queste tragedie viene proposto un testo critico con apparato e viene data traduzione italiana; riprodotti per esteso ed accompagnati da note critiche e traduzione italiana sono anche i 'testimonia'. Ciascuna tragedia frammentaria è preceduta da una Introduzione che discute questioni di immediata rilevanza al testo come la ricostruzione della trama o la datazione del dramma. Temi più ampi come la ricezione del mito di Poliido nella letteratura moderna sono trattati in una serie di Appendici. Il lavoro è aperto da una Introduzione generale che inquadra la figura di Poliido nella letteratura arcaica e classica non tragica e nell'arte dello stesso periodo.
This PhD thesis offers a comprehensive study of the surviving framments of three plays by the major dramatists of the classical period, sharing the same mythological subject matter. Aeschylus' Cretan Women, Sophocles' Manteis, and Euripides' Polydus, were all inspired by the Cretan myth of the Corynthian mantis Polyidos, a story known to us through the reports os Apollod. Bibl. 3.3.17-20 and Hyg. fab. 136. All of the fragments which can be surely or almost surely connected to one of these plays are edited, providing a critical apparatus and an italian translation. Also the relevant testimonia are extensively transcribed, translated and commented. Each fragmentary tragedy is introduced by a discussion of relevant problems, like the reconstruction of the plot and the chronology of the play. Some broader issues, like the reception of the Polyidos-myth in modern literature, are treated in a number of appendices. A general introduction deals with the character of Polyidos in the archaic and classical non-dramatic literature, also taking into account the coeval visual arts.