Abstract:
Lo scopo di questo studio, che si muove in un campo liminale tra storia dell’arte, filosofia e letteratura, è quello di tracciare un percorso che metta a confronto alcune delle più originali riflessioni elaborate nel Novecento attorno al concetto di ornamento. Il campo di ricerca è circoscritto da coordinate storiche e geografiche precise: tra l’Austria della “gaia apocalisse” e la Germania del secondo dopoguerra. Il concetto di ornamento è ricostruito attraverso un’analisi linguistica, artistica, antropologica, culturale che ha come obiettivo la chiarificazione delle implicazioni filosofiche presenti nelle opposizioni racchiuse in questo concetto dicotomico. Seguendo le tappe più significative della storia della sua trattazione e del peculiare dibattito sull'ornamento sviluppatosi in area tedesca, questo lavoro si sofferma sulle innovative interpretazioni di Alois Riegl, Wilhelm Worringer e Adolf Loos. Le riflessioni sull’ornamento di Hermann Broch ed Ernst Bloch, due autori che estendono l’analisi oltre i confini dell’indagine storica ed estetico-artistica, sono confrontate criticamente per mostrare quel comune intento che restituisce all'ornamento un nuovo spessore, dimostrando come possa essere funzionale ad una ben più ambia riflessione sul proprio tempo, la propria cultura e sulla realtà storica.