Abstract:
Partendo dall’analisi dell’moderno mercato dell’arte e delle sue problematiche intrinseche, la tesi analizza i vantaggi, che in termini sia qualitativi che economici, l'investimento a sostegno di un comparto artistico è capace di recare all'immagine aziendale.
Analizzando i reports sulla situazione attuale dell'arte contemporanea, si mette in luce l'affermazione di quest'ultima nel mercato mondiale, confermando il crescente interesse da parte non solo di collezionisti e amatori ma anche di imprenditori interessati a diversificare i propri profitti, facendo dell’arte un possibile asset alternativo d’investimento.
Il mecenatismo da parte di privati è sempre stato presente nella storia del mercato dell'arte, motivato da spinte filantropiche che permisero generose donazioni, nei confronti di un particolare artista emergente, nonché di un prodotto o di un’attività culturale, senza la pretesa di un ritorno finanziario. Oggi le erogazioni liberali sussistono, seppur in quantità più limitate rispetto al passato, lasciando spazio anche ad altre forme di collaborazione tra il profit e il non profit, raggiunte anche dall’interesse, da parte di imprenditori, nei confronti delle recenti politiche di “Responsabilità Sociale d’Impresa”.
Con particolare attenzione al mondo imprenditoriale, la tesi vuole dimostrare l'esistenza di una possibile sinergia tra il mondo dell'arte e quello aziendale, al fine di recare ad entrambe le parti coinvolte nella collaborazione, benefici e valori aggiunti.
Si analizzeranno infine i vari approcci con l’arte attuati da imprese italiane attualmente impegnate in questo ambito, si tratta di imprese legate a business diversificati, che nulla hanno in comune con il mondo artistico.