Abstract:
La mia ricerca si prefigge di indagare le dinamiche di ricezione nella Russia sovietica delle opere di letteratura straniera al fine di comprendere in che misura il contesto storico, politico e sociale dell’Unione Sovietica del dopoguerra abbia influenzato e determinato la diffusione di tali testi. Abbiamo quindi scelto come case study quello della ricezione in URSS dell’opera di Italo Calvino poiché costituisce un caso esemplare. Partigiano, antifascista e membro del PCI (fino al 1956), Calvino infatti rappresenta il prototipo dello scrittore straniero progressista le cui opere potevano essere pubblicate nel paese dei Soviet. Scrittore dalla reputazione politica (quasi) impeccabile, fervente sostenitore degli ideali comunisti e instancabile bardo della Resistenza italiana, a partire dalla fine degli anni Quaranta i suoi racconti neorealisti cominciarono a trovar spazio sulle pagine delle riviste e dei quotidiani sovietici dando così inizio alla sua fortuna letteraria in URSS.
La ricerca si inserisce nel più ampio ambito di uno studio della storia della letteratura nelle sue funzioni principali - ovvero la produzione, la comunicazione ed il consumo - intesa come una disciplina sociologica che indaga principalmente le attività e le istituzioni preposte alla produzione culturale, e, solo secondariamente, i singoli individui coinvolti nel processo di consumo culturale (Barthes: 1992; Dobrenko: 1997). Pertanto, allo scopo di delineare un quadro generale dei meccanismi di produzione culturale in URSS sono stati presi in esame sia i processi editoriali che hanno interessato la pubblicazione di alcune opere calviniane, sia i processi di interpretazione critica delle stesse (ovvero, i processi di produzione del significato dei testi presi in esame). Questo studio è stato condotto attraverso lo studio di un corpus di paratesti e di documenti d’archivio che ci ha consentito di ricostruire la microstoria della ricezione di Calvino. L'analisi del ruolo svolto dalle istituzioni preposte alla produzione (case editrici statali, riviste letterarie, Unione degli scrittori sovietici) ed al controllo (Glavlit, Ideologičeskaja komissija CK KPSS, Inostrannaja komissija SSP SSSR) delle opere letterarie straniere è stato fondamentale per determinare in che modo tali processi fossero funzionali alla creazione del lettore di massa sovietico.