Abstract:
Oggi, il contesto economico e giuridico si mostra globalizzato e internazionalizzato, caratterizzato dalle protagoniste indiscusse, le multinazionali. La globalizzazione viene vista come il fenomeno di unificazione dei mercati a livello mondiale, ma, d’altro canto, porta a difficoltà legislative nel tutelare la disciplina del lavoro. Lo scenario che si viene a creare è per così dire “transnazionale” e gli strumenti di regolazione circa il diritto del lavoro, facenti capo alla contrattazione collettiva a livello globale, si riferiscono agli Tfas e agli Ifas. Tali strumenti, si preoccupano di stabilire un dialogo tra le parti sociali, necessario per la fase di negoziazione degli accordi, il cosiddetto dialogo sociale. La contrattazione collettiva transnazionale è una negoziazione autonoma e volontaria a causa della libertà fornita alle parti sociali nella stipula degli accordi, tutelata dal art. 155 del TFUE e la motivazione che ha portato le parti a prendere atto di questa nuova regolazione risiede fondamentalmente nell’adattamento del nuovo contesto e per essere competitivi. Necessaria, inoltre, per la creazione di vantaggio competitivo è la responsabilità sociale di impresa, rispettando tutti gli standard minimi imposti a livello globale. La responsabilità sociale, in aggiunta, ha la capacità di tutelare il diritto del lavoro e con questa la qualità dello stesso, che inizia ad essere tutelata a livello nazionale per poi espandersi a livello internazionale. Da un punto di vista della gerarchia delle fonti, dopo gli accordi interconfederali, si trova il CCNL e successivamente il contratto aziendale. Di questi ultimi si prenderanno in considerazione alcuni esempi di realtà di multinazionali italiane.