Abstract:
Il lavoro propone lo studio di alcune caratteristiche dell'opera narrativa dello scrittore spagnolo Rafael Chirbes. Mediante l'analisi de La buena letra (1992), Los disparos del cazador (1994) e La caída de Madrid (2000), la tesi esplorerá le immagini di memoria storica della guerra civile spagnola, della dittatura di Francisco Franco e, soprattutto, della Transición.
Sin dalla sua prima opera, risulta chiaro l'impegno di Chirbes nel rappresentare la storia della Spagna: i personaggi sono portavoce delle atrocità commesse durante il dopoguerra e dell'oblio al quale furono sottomessi i vinti del bando repubblicano in seguito alla loro sconfitta e, una seconda volta, durante la Transición. Questo è ciò che si narra ne La buena letra , dove la narrazione di una memoria personale sfida il racconto dominante di un'epoca storica. Non manca la voce dei vincitori, restituita al lettore ne Los disparos del cazador. Infine la pluralitá di voci permise all'autore, nel 2000, creare un romanzo metafora della storia recente del paese ne La caída de Madrid.
Tra il recupero della memoria storica e la denuncia dell'oblio, dando testimonianza delle frustrazioni, dei desideri e delle storie di personaggi che non sono mai esistiti in carne ed ossa, Chirbes «converte in presente il passato e lo ottiene attraverso la narrazione di fatti che non sono mai avvenuti, o che, se sono avvenuti, non avvennero cosí» come lui li racconta.
Adottando la memoria storica come un "metodo di giustizia", lo scrittore chiede ai lettori una riflessione intima sul passato e sul ruolo di ognuno nel suo sviluppo. Il passato è, pertanto, il punto di partenza per ridiscutere il futuro.
"Il romanzo è la vita privata delle nazioni": mediante questa citazioni da Balzac si puó comprendere il suo progetto letterario.