Abstract:
L’elaborato ha lo scopo di analizzare l’evoluzione storica della disciplina dello Jus Variandi nel rapporto di lavoro. Con il termine Jus Variandi s’intende il potere concesso al datore di lavoro di modificare unilateralmente l’obbligazione convenuta nel contratto senza la necessità del consenso da parte del lavoratore.
Per capire l’attuale disciplina contenuta all’art. 2103 c.c. recentemente novellato dall’art. 3, D.lgs. n. 81/2015 (provvedimento legislativo facente parte della riforma del Jobs Act), è indispensabile comprendere e analizzare l’evoluzione storica della normativa, anche in relazione al contesto socio-economico in cui essa è stata concepita. Partendo da una riassuntiva analisi della disciplina come originariamente concepita nel 1942 dal Codice Civile, l’elaborato approfondirà la modificazione della normativa in seguito alla riscrittura apportata dall’art. 13 dello Statuto dei diritti dei lavoratori per poi concentrarsi ed esaminare più in dettaglio la disciplina attualmente vigente a seguito delle modifiche arrecate dal Jobs Act. Verrà inoltre inizialmente proposta una panoramica generale che consentirà di comprendere le nozioni di mansioni, qualifiche e categorie legali e contrattuali e verrà infine analizzata la disciplina delle mansioni nel pubblico impiego e confrontata con quella privatistica.