Abstract:
Negli ultimi decenni la crisi economica, l’innovazione tecnologica e la propensione a nuove modalità di consumo orientate verso lo scambio, la condivisione ed il riuso di risorse materiali sottoutilizzate hanno favorito lo sviluppo della Sharing Economy.
Un fenomeno che nel 2015 in Italia, valeva ben 3,5 miliardi di euro in termini di giro d’affari, secondo uno studio condotto da due professori dell’Università di Pavia.
Pertanto tale elaborato inizialmente si è posto l’obiettivo di approfondire, grazie alla letteratura esistente, il tema della Sharing Economy, individuandone le definizioni, ma anche le caratteristiche correlate.
Successivamente si è cercato di comprendere le ripercussioni che l’economia della condivisione ha sui modelli di business appartenenti alle imprese tradizionali, intuendo la loro necessità di rivedere i relativi modelli d’impresa diventati oramai obsoleti.
In seguito esaminato il rapporto che sussiste tra la Sharing Economy e le città si è riflettuto su una questione molto dibattuta: se la Sharing Economy può essere considerata un fenomeno locale oppure globale.
Per finire è stato analizzato il caso “Zego” un’azienda di carpooling urbano istantaneo. Grazie ad un’intervista rivolta ad un membro del team, ovvero Sabrina Vinella, è stato riprodotto il Business Model Canvas aziendale, i cui costi e ricavi totali sono stati poi sottoposti ad un’operazione di attualizzazione allo scopo di comprendere se questo modello d’impresa è economicamente sostenibile.