Questa tesi studia il rapporto che intercorre tra le arti e il genere letterario dell’utopia. La domanda principale alla quale ho cercato di rispondere riguarda la natura delle arti in utopia. Quali sono le arti presenti in utopia? Quali funzioni svolgono le arti? Quali le finalità? E soprattutto, il mondo utopico è un mondo estetico? Quale ruolo svolgono le arti in una società efficiente, razionale, dedita all’uguaglianza? Per rispondere a queste e altre domande ho analizzato un corpus di opere utopiche che va dal 1516 al 1980. Da Tommaso Moro a Doris Lessing, passando per C.B. Brown, Edward Bellamy, William Morris, C.P. Gilman, B.F. Skinner, Ursula K. Le Guin, Joanna Russ, Marge Piercy e Ernest Callenbach. Nonostante esistano significanti eccezioni, lungi da occupare un posto marginale, le arti sono parte integrante del progetto utopico influenzandolo ed essendone a loro volta influenzate. L’arte e l’estetica in utopia abbandonano le mura private della casa per impossessarsi delle strade, degli edifici pubblici, delle città, e contribuiscono a ridefinire ed ampliare il concetto di arte, poiché la bellezza accompagna ogni momento dell’esperienza utopica.
This thesis studies the existing relationship between the arts and utopian literature. The main question I tried to answer deals with the nature of the arts in utopia. What are the arts involved in the rendering of the aesthetic project? What are their functions? Is the utopian society an aesthetic society? What is the role of the arts within an efficient and rational society that is by its very nature committed to equality? To answer these and other questions I considered a corpus of utopian works that dates from 1516 to 1980. From Thomas More to Doris Lessing, passing through C.B. Brown, Edward Bellamy, William Morris, C.P. Gilman, B.F. Skinner, Ursula K. Le Guin, Joanna Russ, Marge Piercy and Ernest Callenbach. Apart from significant exceptions, far from occupying a minor space, the arts actively contribute to the creation of the utopian project. I suggest that the arts by leaving the private space of the house and moving towards the public sphere - in the streets as well as in public buildings - where everybody can benefit from their view, contribute to a new and wider definition of the word art as beauty in utopia is preserved in every aspect of human life.