I luoghi della politica - la politica dei luoghi : la topografia della comunicazione negli anni della 'Rivoluzione Romana'

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Cresci Marrone, Giovannella it_IT
dc.contributor.advisor Zaccaria Ruggiu, Annapaola it_IT
dc.contributor.author Marucci, Francesca <1980> it_IT
dc.date.accessioned 2011-07-16T09:26:06Z it_IT
dc.date.accessioned 2012-07-30T16:04:50Z
dc.date.available 2011-07-16T09:26:06Z it_IT
dc.date.available 2012-07-30T16:04:50Z
dc.date.issued 2011-04-29 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/1119 it_IT
dc.description.abstract Lo studio si concentra sulla topografia della comunicazione nel periodo della “Rivoluzione Romana” (133-31 a.C.) e verifica il valore semiotico di alcuni luoghi pubblici in cui si concentrano azioni politiche significative. A tale scopo si indagano le diverse strategie comunicative della tarda repubblica romana, associando le memorie delle fonti all’indagine sul valore culturale di quattro luoghi di Roma. Nel primo capitolo si ricostruisce la contesa politica intorno al culto, alla simbologia e al luogo dei Dioscuri (da pertinenza di una gens aristocratica a simbolo della factio popularis). L’oggetto del secondo capitolo è il tempio della Concordia: come spazio fisico (ma anche in quanto virtù politica e slogan) costituisce una dotazione permanente della factio degli optimates. Nel terzo capitolo si esaminano occasioni di interazione politica sviluppatesi in o sul teatro. La domus rostrata (IV capitolo), è indagata come elemento legittimante nell’ideologia pompeiana, un valore recepito anche dai successivi detentori della casa del Magno. it_IT
dc.description.abstract This dissertation focuses on the topography of communication during the “Roman revolution” (133-31 B.C.) and investigates the semiotic value of some public sites where highly significant political actions took place. The different strategies of communication at the time of the late Roman Republic are analysed by matching the memory of ancient sources to the investigation of the cultural value of four Roman sites. Chapter 1 reconstructs the political debate concerning the worship, the symbol and the site of the Dioscuri (from its association with an aristocratic gens to a symbol for the factio popularis). Chapter 2 revolves around the Temple of Concord, which constitutes as an actual place, as well as a political virtue and a slogan, a permanent endowment of the factio of the optimates. Chapter 3 examines cases of relationships developed in or on the theatre. The domus rostrata (Chapter 4) is taken as a legitimising element in the ideology of Pompeius, and one which was also appropriated by the subsequent proprietors of the house of Pompeius it_IT
dc.format.medium Tesi cartacea it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Francesca Marucci, 2011 it_IT
dc.subject Roma - Tempio dei Dioscuri it_IT
dc.subject Roma - Tempio della Concordia it_IT
dc.subject Roma - Teatro di Pompeo Magno it_IT
dc.subject Roma - Domus rostrata it_IT
dc.subject Spettacolo it_IT
dc.subject Socio-semiotica it_IT
dc.subject Roma - 1846-1849 it_IT
dc.subject Rivoluzione romana it_IT
dc.title I luoghi della politica - la politica dei luoghi : la topografia della comunicazione negli anni della 'Rivoluzione Romana' it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Storia antica e archeologia, Storia dell'arte it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it_IT
dc.degree.grantor Scuola di dottorato in Scienze umanistiche it_IT
dc.description.academicyear 2009/2010 it_IT
dc.description.cycle 23 it_IT
dc.degree.coordinator Antonetti, Claudia it_IT
dc.location.shelfmark D001049 it_IT
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 955426 it_IT
dc.format.pagenumber 330 p., 10 c. di tav. it_IT
dc.subject.miur L-ANT/03 STORIA ROMANA it_IT
dc.subject.miur L-ANT/07 ARCHEOLOGIA CLASSICA it_IT
dc.description.tableofcontent Introduzione; §1. I presupposti della ricerca §1.1 Lo spazio condiviso e la spettacolarizzazione §1.2 L’uso consapevole dei luoghi §2. Delimitazione cronologica della ricerca §3. Lo sviluppo della ricerca §4. Finalità §5. Oggetti della ricerca §6. Una chiave interpretativa socio-semiotica: le ragioni di una scelta Capitolo I: Il tempio dei Dioscuri §1. Il Tempio dei Dioscuri: le ragioni di una scelta §2. L’origine del culto §2.1. L’introduzione del culto a Roma §2.2. L’appropriazione del culto dei Dioscuri e le connotazioni simboliche supplementari: la protezione nei confronti del patriziato, dell’ordo equester e dei liberti §3. L’indagine archeologica: sviluppo architettonico e implicazioni funzionali del tempio §3.1. Uno spazio polivalente: l’emergere della vocazione comunicativa e politica del templum rostratum nel corso del II secolo a.C. §4. Scansione cronologica di un processo di ri-significazione: da luogo di culto manubiale a luogo politicamente conteso §4.1 Appropriazione del culto dei Dioscuri e connotazioni simboliche supplementari: Il monopolio dei Cecili Metelli nel culto dei Dioscuri §4.2. Il tempio come roccaforte degli optimi §5. Apparizioni e appropriazioni: l’epifania come strumento di propaganda §5.1. I Dioscuri dalla parte dei Gracchi §5.2. I Dioscuri dalla parte di Mario §6. Un falso allarme §6.1. Violenza e ostruzionismo durante le contiones dal tempio dei Dioscuri nel triennio 89-87 a.C. §6.2. Il iustitium e la condanna capitale viste dal tempio dei Dioscuri: il periodo compreso fra 87e 81 a.C. §7. Il tempio come teatro di dibattiti contrastati: Il consolato in absentia a Pompeo (62 a.C.) §8. La frequentazione popolare del tempio dal 59 a.C. in poi §8.1. Lo scenario dell’inaugurazione di un consolato anomalo (59 a.C.) §8.2. La rappresentazione del consolato anomalo di Cesare nel 59 a.C. §8.3 Una cornice connotata politicamente: un nuovo spazio di propaganda §9. Ambivalenza di uno spazio connotato: da luogo dei popolari a roccaforte degli estremisti §9.1. L’occupazione armata di Clodio attraverso il filtro di Cicerone. §9.2. Il tempio come luogo di raccolta dei supporters di Clodio §10. Dopo Farsalo §10.1. Nuove epifanie dei Dioscuri: lo strumento preferenziale della propaganda popolare §11. Dopo il cesaricidio: i Dioscuri come simbolo conteso fra cesariani e cesaricidi §11.1 La presenza di Antonio nel tempio dei Dioscuri §11.2 La tradizione inaugurale del tempio: l’ingresso in politica di Ottaviano nella contio dal tempio dei Dioscuri Il tempio dei Dioscuri: tabelle riassuntive Capitolo II: La Concordia: slogan e tempio della Concordia nella politica della tarda repubblica romana §1. La Concordia: definizione di una virtù civile §1.1. Il quadro di sintesi sulle dediche. §2. La dedica del tempio nel 121 a.C. §2.1. Una vocazione politica connaturata al tempio: il monumento del partito conservatore §2.1.1. Lo scontro fra optimates e graccani §2.1.2. La maledizione di Gaio §2.1.3. La città spezzata. Attualizzazione del valore di due luoghi identitari §2.1.4. L’epilogo dell’esperienza graccana. Il lessico dei vinti: “Mentre di corsa attraversavano la città chiamavano i servi a libertà.” §2.2. Il lessico dei vincitori §2.3. Conseguenze dell’appropriazione ideologico lessicale e simbolico- iconografica §2.3.1. Rappresentazioni deformate della realtà e contestazioni popolari intorno al tema della concordia §2.3.2. Le manifestazioni del dissenso e le dissonanze delle fonti filo conservatrici §3. Dopo la morte di Gaio. La tutela della concordia attraverso la limitazione della Libertas nella dittatura sillana §3.1. La rappresentazione della concordia nella ricostruzione partigiana: la voce di L. Cornelio Sisenna §3.2. ‘Pax’ e ‘concordia’: due nomi speciosi. Il discorso di M. Emilio Lepido nella tradizione sallustiana §3.3. Concordia turbata o libertas conculcata? Il discorso di L. Marco Filippo nella tradizione sallustiana §3.4. La dittatura come una ‘tranquilla schiavitù’? Il discorso di Licinio Macro §3.5. La concordia secondo il filtro del dittatore §4. Le attestazioni tardive della Concordia in ambito numismatico §5. Un periodo di intensa frequentazione: il tempio come luogo di dibattito fra 64 e 39 a.C. §5.1. La congiura di Catilina: difesa della repubblica dal Tempio della Concordia. §5.2. La concordia come baluardo di Cicerone? §5.3. Il contrappasso di Cicerone: l’occupazione del tempio da parte di Clodio (58 a.C.) §5.3.1. Sviluppi della contrapposizione fra Cicerone e Clodio: l’occupazione di spazi simbolici §5.4. Il ritorno dall’esilio di Cicerone §5.4.1. Cicerone dispensatore di concordia: i rischi della sovraesposizione di uno slogan §5.4.2. Il lessico post exilium: libertas e seditio, concordia e consensus bonorum §6. La concordia nelle crisi triumvirali fino alla battaglia di Farsalo §7. Dopo Farsalo §7.1. La composizione degli opposti: concordia e libertas nell’universalismo di Cesare §8. Nel Tempio della Concordia dopo il cesaricidio: la difesa della Repubblica §8.1. Il Tempio nella contesa politica fra Antonio e Cicerone §8.2. L’opposizione ad Antonio del popolo e dei cavalieri: “ut populum Romanum comitem haberemus, nunc habemus ducem”. Un nuovo consensus §9. La concordia nel II triumvirato: riassorbimento del modello ciceroniano dopo la morte dell’Arpinate §10. Dopo Azio: la concordia restaurata §11. Una nuova concordia: il tempio della concordia nuova nell’ideologia augustea Il Tempio della Concordia: tabelle riassuntive Capitolo III: Il teatro di Gneo Pompeo Magno e la teatralità della politica nel secolo della “Rivoluzione Romana” §1. I ludi scaenici ed i munera gladiatoria due occasioni di indagine sulla comunicazione politica nella cultura romana §1.1. Il lento ingresso dei ludi scaenici nella cultura romana: l’aspetto eversivo degli spettacoli e l’ambivalenza delle istituzioni rispetto al teatro §1.2. Il teatro come specchio del reale e della società? La partecipazione allo spettacolo come prerogativa del cittadino e le metafore teatrali nel discorso politico §2. I ludi gladiatorii: la versatilità politica degli spettacoli §2.1.1. I combattimenti gladiatorii come metafora degli equilibri della società romana §3. Ludi gladiatorii e ludi scaenici specchio delle evoluzioni sociali §4. Tra 133 e 121 a.C. il mezzo teatrale nella comunicazione fra partes. Dalla sperimentazione della factio conservatrice all’acquisizione del teatro da parte del fronte popolare §4.1.1. La propaganda conservatrice e le parole in teatro: il Brutus di Accio §4.1.2. La propaganda conservatrice e le parole sul teatro: il posto a teatro come argomento politico nella contio di Gaio Fannio §4.2. La teatralità di Gaio Gracco: gesti e parole di un leader popolare §4.3. La gestualità come mezzo di captazione del consenso di leaders popolari e conservatori §5. Dopo la morte dei Gracchi: la rielaborazione teatrale dei martiri della factio popolare §6. Ambiguità della legislazione in materia teatrale: il teatro come spazio di applicazione di norme ad personam §7. Il teatro in età sillana §7.1. Lo straordinario caso di Q. Roscio Gallo: da attore a cavaliere §8. L’equivalenza fra census e locus negli ultimi decenni della repubblica. La Lex Roscia theatralis §8.1. Il locus theatralis come privilegio politico e strumento di visibilità: la contestazione del popolo a teatro §9. Il primo triumvirato §9.1. “Populares isti iam etiam modestos homines sibilare docuerunt.” La contestazione nel primo anno del triumvirato §9.2. Le ritorsioni politiche dei triumviri: strascichi politici dei fischi a teatro nell’epistolografia di Cicerone §9.3 Il ruolo del teatro nel periodo dell’esilio di Cicerone: la rivalutazione di un luogo sovversivo §9.4 La rottura della finzione e l’interazione fra spettatori e attori dopo il rientro di Cicerone dall’esilio §9.5. I ‘sabotaggi’ teatrali di Clodio: invasioni ed occupazioni del teatro nel 57 a.C. da parte del principale oppositore di Cicerone §10. La Pro Caelio: Il teatro come cliché nella rappresentazione di un caso giudiziario §11. Il teatro come traguardo di proteste: una nuova occupazione da parte dei clodiani nel 56 a.C. §12. Il teatro di Pompeo: un investimento lungimirante §12.1. La vocazione navale del campo marzio e l’ideologia pompeiana §12.2. Il teatro nel complesso dell’opera sul Campo Marzio §13. Gli effetti dirompenti del primo teatro stabile sulla società e sulla propaganda §13.1. Lo schieramento politico a teatro: applausi per Cicerone nei Ludi Apollinares del 54 a.C., nel teatro di Pompeo §13.2. Identificazione del teatro col suo costruttore. L’assembramento dei senatori nel Campo Marzio dopo l’uccisione di Clodio §14. Dopo Farsalo: Cesare arbitro dei giochi. La contaminazione fra finzione e realtà, fra professionalità e performances straordinarie §14.1. Il dissenso nella performance di Laberio §14.2. L’emulazione di Pompeo e l’incremento di episodi di contestazione a teatro §15. L’uso politico della forza gladiatoria §15.1. Dalla rivolta gladiatoria del 73 a.C. alla prima congiura di Catilina (66 a.C.) §15.2. Il ruolo dei gladiatori nella guerra tra Cesare e Pompeo e nella congiura cesaricida (49-44 a.C.) §16. Dopo il cesaricidio §16.1. Sui diversi usi del teatro dopo la morte di Cesare: applausi nel teatro di Pompeo per P. Cornelio Dolabella §16.2. Sui diversi usi del teatro dopo la morte di Cesare: gli sforzi di Ottaviano per la glorificazione post mortem di Cesare §16.3. Sui diversi usi del teatro dopo la morte di Cesare: intenti di riabilitazione politica dei cesaricidi mediante l’uso di pièces teatrali. Il caso del Brutus di Accio §17. Lo spostamento del consenso a vantaggio di Ottaviano: gli applausi in teatro §18. Echi della crisi economica in episodi di insubordinazione a teatro §19. La propaganda pompeiana nel teatro di Pompeo: manifestazioni a favore di Sesto Pompeo §19.1. La strana storia dell’edile Marco Oppio: la pietas dei supporters di Sesto Pompeo §20. Dopo la morte di Sesto Pompeo §20.1. La strumentalizzazione dell’edilità e la partecipazione di ‘civili’agli spettacoli negli anni del II triumvirato §21. Il dissenso dei pompeiani a teatro: una nuova contestazione dopo la morte di Sesto Pompeo §22. Augusto a teatro dopo la vittoria di Azio (31 a.C.) Il teatro: tabelle riassuntive Capitolo IV: La Domus Rostrata di Gneo. Pompeo Magno §1. La casa rostrata: identificazione di una domus e del suo bagaglio simbolico. §2. Il significato dei rostra nei precedenti di Pompeo §2.1 La diffusione dei rostra negli spazi pubblici e in quelli privati §2.2. I Rostri e la colonna di G. Duilio §2.3. L’uso attributivo di ‘rostrum’ come sinonimo di pubblico §3. Dai grand hommes, ‘summi viri’ del passato, ai viri militares §3.1. L’uso individuale del potere militare e la citazione dei rostri nella domus di Pompeo §4. Il quadro politico negli anni dell’ascesa di Pompeo. La guerra piratica e le guerre mitridatiche §4.1. L’ascesa di Pompeo in contrapposizione con Metello e Lucullo §4.2. Pompeo: La ricerca della legittimazione §4.3. I trionfi celebrati a Roma fra 63 e 61 a.C. §4.3.1. I trionfi dei generali Lucullo e Metello §4.3.2. Il trionfo di Pompeo §4.3.2. 1 Suggestioni scipioniche nell’ascendenza nettunia di Pompeo? §4.3.2.2 La celebrazione del trionfo: la componente navale nella processione §5. Pompeo come dux modesto e disinteressato alla ricchezza privata §6. Gli effetti legittimanti dell’esibizione dei rostri nella casa, dopo il trionfo: la luxuria di Lucullo e l’antiquitas di Pompeo, le minacce a un simbolo §7. La conservazione di un segno. La sorte della casa di Pompeo attraverso il passaggio di proprietà a Marco Antonio §7.1. L’interesse di Cesare e di Antonio rispetto alla casa rostrata §8. “Hae sunt meae carinae”: La contesa di un segno spaziale fra Sesto Pompeo e eredi del cesarismo §9. L’assorbimento nell’ideologia augustea del sistema simbolico pompeiano La domus rostrata: tabella riassuntiva Osservazioni conclusive Didascalie Tavole Bibliografia it_IT
dc.identifier.bibliographiccitation Marucci, Francesca. "I luoghi della politica - la politica dei luoghi : la topografia della comunicazione negli anni della 'Rivoluzione Romana'", Università Ca' Foscari Venezia, 23. ciclo, 2011 it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record