L’argomento di questa Ricerca è l’applicazione della tecnologia GIS alla rappresentazione del dato archeologico, incentrato sull’evoluzione degli spazi domestici nelle Regiones V (insulae 3 e 4 ) e VI (insulae 7 e 14) di Pompei. In questo progetto, il GIS intra-site è il fulcro della ricerca quale strumento per l’interpretazione delle aree indagate, dove attività a carattere edilizio si sono succedute ininterrottamente tra l’epoca sannitica (IV-II secc. a.C.) e l’obliterazione della colonia romana nel 79 d.C. I risultati delle analisi spaziali e i modelli previsionali, realizzati a partire da dati di scavo e di analisi architettonica sugli edifici, restituiscono un’ampia e complessa gamma di informazioni, come livelli incentrati sulle fasi cronologiche oppure sulla distribuzione delle evidenze o sulla modellazione tridimensionale. In questo caso di studio, il GIS è uno strumento di interpretazione dei processi di formazione del deposito archeologico, in relazione alle trasformazioni note dalla storia del sito antico e offre la possibilità di registrare e gestire efficacemente i dati, ma anche di reinterpretarli. I vantaggi dell’uso della tecnologia GIS sono sia di natura metodologica che interpretativa, per concretizzare un dialogo interdisciplinare tra differenti argomenti di ricerca archeologica e nel supportare l’interpretazione con la rappresentazione di relazioni spazio-temporali e analisi multi-fattoriali. Altri aspetti sviluppati concernono la fotogrammetria e la modellazione tridimensionale delle strutture e dei depositi orizzontali. La piattaforma GIS realizzata sviluppa anche informazioni utili al monitoraggio del Patrimonio Culturale, realizzando un approccio completo alla lettura di un’area di indagine così complessa.
The main focus of this Research is the representation of archaeological data using GIS technology, focusing on the evolution of domestic spaces in Regiones V (insulae V,3 and V,4) and VI (insulae VI,7 and VI,14) at Pompeii. In this project, intra-site GIS is the central research framework for the interpretation of the investigated areas, where building activities succeeded since the Samnitic phase (IV-II cent. BC) to the final destruction of the roman colony in 79 AD. Spatial analysis and predictive models, performed by combining excavation data and architectural studies, provide a very wide and complex range of information, such as layers about chronological phases or about evidences’ distribution patterns, as well as 3D modeling. In this case study, GIS helps in understanding the formation process of archaeological stratigraphy as result of the changes known from the history of the ancient site; it offers the opportunity not merely for recording and managing data, but also for their reinterpretation. The advantages obtained by using GIS are both methodological and interpretative, since they consist in representing spatial-temporal relations, analyzing at a multiplicity of levels, as well as acting as a support for objective interpretative evaluations, realizing interactions between different archaeological disciplines. Other aspects developed concern digital photogrammetry and 3D modeling, in order to obtain precise and realistic 3D representations of wall-structures and also of the terrain (DTM). The GIS performed provides useful information, in consideration of the management of the Cultural Heritage, thus conceiving the complete perspective for interpreting such a complex area of investigation.