The thesis addresses the current framework for assessing CDM projects, arguing the potential benefits that standardized baselines could bring to the project cycle. The use of this kind of baselines may contribute to reduce transaction costs, increase transparency, predictability and improve geographical and project-type distribution. Yet, its use may not be appropriate for all types of projects, it might be data intensive and could require significant upfront costs and efforts to be developed. Different standardized approaches are discussed and options for the possible outcomes of the on-going negotiations assessed. A case-study is provided on methane capture and use in the Northern African Region. Among its findings, the thesis highlights the importance of addressing all standardization approaches, also in combination with project specific methodologies, while keeping geographical distribution as the main priority for developing standardized baselines.
La tesi analizza il ruolo e le implicazioni delle “standardized baselines” in relazione al CDM. L’utilizzo di queste “baselines” può comportare la riduzione dei costi di transazione e un ciclo di progetto più semplice e trasparente, con possibili benefici sulla diffusione geografica e settoriale del CDM. Tuttavia, il loro sviluppo richiede una quantità considerevole di dati e risorse economiche e non è praticabile per tutti i settori. La tesi analizza i diversi approcci di standardizzazione, valutando diverse opzioni in relazione alle tematiche discusse nel negoziato internazionale, anche in relazione ad un caso studio (captazione delle emissioni di metano in Nord Africa). Tra le conclusioni, si evidenzia l’importanza di una considerazione ad ampio spettro degli approcci di standardizzazione, anche in combinazione con le metodologie esistenti. Si ritiene inoltre che l’equità della distribuzione geografica del CDM debba rimanere la priorità principale nello sviluppo delle “baselines”.