Abstract:
Nata negli anni Ottanta all'alba dell'abolizione della legge marziale, la letteratura Queer (ku’er) o tongzhi, dalla fine del secolo scorso ha sostenuto i movimenti attivisti per i diritti degli omosessuali a Taiwan. Utilizzata dagli intellettuali come specchio della società patriarcale e del disagio sociale degli individui delle comunità emarginate, è stata uno strumento portante nella lotta per i diritti civili culminata nel maggio del 2017 con la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso per la prima volta in Asia. La presente tesi introduce la nascita della corrente ku’er, figlia del movimento modernista e dell’apertura di Taiwan verso l’Occidente, e segue il suo sviluppo fino al nuovo millennio prendendo ad esempio il romanzo sull’omosessualità femminile dell’autrice Chen Xue, qui tradotto per meglio analizzare la diaspora interiore degli omosessuali repressi o emarginati nella società tradizionale della Repubblica di Cina basata sulla virtù filiale e sull’immagine di una donna virtuosa e devota all’uomo. I personaggi femminili di Chen Xue si ribellano all’imposizione del modello “lienü” per far emergere la propria individualità, insieme a quella di tutti gli individui repressi dalla mentalità mainstream sull’isola di Taiwan, cercando un punto di riferimento stabile a metà tra tradizione e progresso, tra Cina continentale e Occidente, e creando una propria individualità che non sia più quella degli esiliati interiormente o esteriormente “Orfani d’Asia”.