Nel 1915, dopo un anno di guerra in cui la popolazione civile serba aveva già subito la violenza dell'invasione austro-ungarica, il Regno di Serbia venne occupato e spartito tra Impero austro-ungarico e Bulgaria. Per i civili, stremati dalle restrizioni dovute al conflitto, dalle epidemie di tifo e dalla fame, cominciò allora un periodo di sofferenze che sarebbe terminato solo con la fine del conflitto. Questo fu evidente soprattutto nella Serbia orientale e meridionale e in Macedonia, le regioni occupate dai bulgari. La popolazione fu soggetta a una bulgarizzazione forzata: secondo ordini prestabiliti venne innanzitutto eliminata l'intellighenzia serba e distrutto tutto ciò che poteva rappresentare la "serbità", per essere poi sostituito dalla lingua e dalle istituzioni bulgare, scuole e chiesa in particolare. La violenza del regime bulgaro si manifestò in particolare nelle zone serbe che si opponevano all'assimilazione: nel 1917, in seguito ad un'insurrezione, cominciò un regime di terrore caratterizzato da repressioni e internamenti di massa. Gli anni dell'occupazione bulgara furono segnati anche da innumerevoli stupri, maltrattamenti, estorsioni, saccheggi e distruzioni varie. Alla luce di tutto ciò, diversi contemporanei interpretarono il comportamento bulgaro come volontà di sterminare la popolazione serba.
In 1915, after a year of war during which the Serbian civilian population had already suffered the violence of the Austro-Hungarian invasion, the Kingdom of Serbia was occupied and divided by the Austro-Hungarian Empire and Bulgaria. The civilians, devasted by restrictions caused by the conflict, typhus epidemic and hunger, entered at that time a period of suffering which would come to an end only at the end of the war. This fact was particularly obvious in eastern and southern Serbia and in Macedonia, regions which were occupied by the Bulgarians. The population was exposed to forced bulgarisation: according to previous orders the Serbian intelligentsia was first eliminated and everything that was representing 'serbity' was destroyed in order to be substituted by the Bulgarian language and institutions, in particular by the Bulgarian school and church. The violence of the Bulgarian regime appeared especially in the Serbian zones which were opposed to assimilation: in 1917, as a consequence of an insurrection, a terror regime, characterized by repression and mass internments, had its beginning. The years of Bulgarian occupation were also featured by innumerous rapes, maltreatments, extorsions, plunders and many kinds of destruction. In the light of these facts, many contemporary historians interpreted the Bulgarian acts as a will to exterminate the Serbian population.