La tesi ripercorre la biografia di Alfredo Rocco, mettendone in luce la versatilità intellettuale nello svolgimento delle sue molteplici attività: legislatore, pensatore politico e docente universitario. La ricerca è basata sullo studio di numerosissimi documenti inediti, della più diversa natura, rinvenuti sia in archivi nazionali che esteri. In mancanza del suo archivio privato, la figura del giurista emerge grazie all’indagine dei rapporti che legano Rocco alle persone che lo circondano: parenti, colleghi, studenti, politici, giornalisti. Largo spazio è dato al periodo in cui Rocco vive a Padova, dove opera nella triplice veste di docente presso la facoltà di Giurisprudenza, militante politico nazionalista e direttore del giornale «Il Dovere Nazionale». Nominato ministro, Rocco mette in pratica, attraverso la creazione della legislazione fascista, il proprio pensiero politico, strutturato attorno alla formulazione del principio organicistico già elaborato nel corso degli anni patavini, influenzando profondamente la stessa ideologia fascista. Il percorso politico di Rocco appare tortuoso, tuttavia la logica che ispira il suo pensiero è chiara: dalla militanza radicale, passando per l’attività legislativa, fino agli interventi presso la Società delle Nazioni, la preoccupazione di Rocco è sempre quella di tutelare l’autorità dello Stato, al di sopra di tutto, anche a costo di sacrificare le libertà del singolo cittadino.
The thesis traces Alfredo Rocco’s biography, emphasising his intellectual versatility in holding different offices, i. e. that of legislator, political scholar and university professor. The research draws on the analysis of several unedited documents, extremely variegated in their nature, collected in many national and foreign archives. Given the absence of his private archive, Rocco’s portray emerges from an enquiry into his relationships with his relatives, colleagues, students, politicians and journalists. Particular attention is devoted to those years passed in Padova, when he operates, at the same time, as a university professor at the Faculty of Law, nationalist political activist and director of the review «Il Dovere Nazionale». After being appointed as a minister, through the creation of the fascist legislation Rocco puts in practice his own political thought, which is structured around the organicistic principle that he elaborated ever since he was in Padova, managing to deeply influence the fascist ideology itself. Rocco’s political experience appears tortuous, but the logic inspiring his thought is clear: since his radical activism, passing through the legislative office, until his activity at the League of Nations, Rocco’s aim always consists in preserving the State authority above all, even if that means sacrificing citizens’ liberties.