Abstract:
La comunicazione e l’informazione costituiscono frangenti molto rilevanti non solo nelle attività sociali ma anche all’interno di quelle commerciali, e un’economia liberista ha bisogno di segni distintivi.
Particolare rilievo assume il marchio, che persegue, appunto, una funzione distintiva, ossia d’identificazione e di differenziazione dei beni, garantendo la comunicazione fra imprese e consumatori e la veridicità della provenienza e delle qualità del bene o servizio che esso individua.
Affianco ai cosiddetti marchi tipici vi sono una serie di entità che possono costituire marchio, che risultano però di difficile registrazione per la mancanza di determinati requisiti essenziali. Tra di essi si trovano ad esempio i suoni, i profumi, le tonalità cromatiche. Essi possono costituire oggetto di registrazione ma l'adempimento a determinati requisiti richiesti risulta difficile se non impossibile
viste le imposizioni legislative poste. Tuttavia una modifica al Regolamento sul marchio comunitario, entrata in vigore il 23 marzo 2016, ha abolito la rappresentabilità grafica come requisito essenziale per la registrazione. Tale modifica sicuramente lascia ad intendere che il motivo principale che si cela dietro a questa scelta legislativa è da ricercarsi nella volontà di semplificare e rendere più agevole la registrazione per tali marchi, sempre più presenti e utilizzati anche nel panorama europeo.