Abstract:
La reputazione, in uno scenario finanziario in continua evoluzione, risulta essere una variabile di fondamentale importanza. I processi di innovazione e l’obiettivo strategico di crescita, al fine di aumentare la reddittività, hanno spinto gli istituti di credito ad utilizzare nuove tipologie di strumenti e ad aumentare progressivamente la diversificazione degli asset, dei settori e dei mercati in cui operano. La principale implicazione della ricerca della reddittività è l’incremento dell’esposizione delle banche ai rischi, in particolar modo quelli difficilmente quantificabili. Il rischio reputazionale, vista la sensibilità della collettività al tema degli intermediari finanziari, deve essere individuato, gestito e mitigato. Sottovalutare i processi atti a ridurre l’impatto di un danno reputazionale può comportare un’amplificazione delle perdite derivanti da altre tipologie di rischio oppure, nel peggiore dei casi, l’interruzione del business. Non risulta possibile racchiudere tale rischio in una definizione, vista la vastità del tema e le implicazioni trasversali dei fattori reputazionali. Obiettivo del presente elaborato di tesi è delineare il rischio reputazionale, analizzando tutte le sue sfaccettature nella prima parte, per poi analizzare empiricamente il legame tra i flussi generati all’interno di un istituto di credito e le notizie, diffuse dalle principali testate giornalistiche, che lo riguardano.