Abstract:
Questa tesi nasce dalla volontà di indagare ed analizzare la carriera e la poetica dell’artista Jeff Koons, spesso etichettato come “re del kitsch”, seguendo un filo rosso costituito dalle sue partecipazioni ad esposizioni ed eventi artistici avvenuti in Italia, con particolare attenzione alla ricezione da parte di pubblico e critica.
Esaminando in primo luogo il contesto storico-artistico statunitense ed europeo degli anni Ottanta e primi anni Novanta, periodo che corrisponde al primo decennio di attività dell’artista, si passa all’analisi delle diverse fasi creative della sua produzione artistica fino al 1990. Si giunge quindi al fulcro della tesi rappresentato dalla riflessione sulla partecipazione di Jeff Koons alla XLIV edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia nel 1990, che costituisce il suo esordio ( ufficiale) in Italia.
Vengono, in seguito, analizzate le partecipazioni italiane di minore rilevanza, per passare poi alla prima mostra antologica italiana di Koons realizzata nel 2003 a Napoli, approdando infine all’esame del recente e intensamente dibattuto evento fiorentino “Jeff Koons in Florence”, che ha avuto luogo tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016.
La trattazione si conclude analizzando la situazione italiana in riferimento a una produzione artistica “kitsch”- nell'accezione delineata dal critico Gillo Dorfles - e attuando un esame tra possibili punti di contatto e differenze tra Jeff Koons e alcuni artisti italiani attivi sulla scena artistica contemporanea.