La fotografia nelle attività delle Onlus. Il caso del Veneto.

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Zipoli, Riccardo it_IT
dc.contributor.author Brunello, Francesca <1991> it_IT
dc.date.accessioned 2017-06-19 it_IT
dc.date.accessioned 2017-09-29T12:58:04Z
dc.date.available 2017-09-29T12:58:04Z
dc.date.issued 2017-07-04 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/10529
dc.description.abstract Sono molte oggigiorno le organizzazioni umanitarie che lavorano per i paesi in via di sviluppo, talmente tante che anche in questo ambito è nata una grande competizione. La raccolta fondi per questi enti è fondamentale essendo delle organizzazioni non profit, ma per raggiungere il grande pubblico hanno bisogno anch’esse di una forte comunicazione. Qui assume un ruolo fondamentale la fotografia che, intorno agli anni ’70, diventa il mezzo di comunicazione predominante anche in queste organizzazioni, che si avvalgono di fotografi professionisti per ottenere dei reportage fotografici. La fotografia è sempre più presente nelle nostre vite, oggi non riusciremmo più a vivere senza le immagini, ne siamo bombardati continuamente. Proprio per questo motivo le immagini che vengono utilizzate per la raccolta fondi delle organizzazioni umanitarie devono distinguersi dalla massa e colpire il più possibile l’osservatore per non passare inosservate. Spesso, per questo motivo vengono utilizzate immagini poco etiche nei confronti delle popolazioni ritratte, specialmente delle popolazioni africane. Si tratta soprattutto di ritratti, il volto e gli occhi colpiscono di più; ma quello che ha scatenato il dibattito che è tuttora in corso, è l’uso di immagini di bambini in stato grave di salute: il bambino con la pancia gonfia o con le mosche sul viso è ormai un cliché. E’ corretto utilizzare queste fotografie? Perché dobbiamo provare pietà per fare una donazione? Queste immagini supportano gli stereotipi derivanti dall’epoca coloniale? it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Francesca Brunello, 2017 it_IT
dc.title La fotografia nelle attività delle Onlus. Il caso del Veneto. it_IT
dc.title.alternative La fotografia nelle attività delle Onlus. Il caso del Veneto. it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2016/2017 sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 987925 it_IT
dc.subject.miur L-ART/06 CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE it_IT
dc.description.note La tesi approfondisce la funzione che ha la fotografia oggi all'interno del fundraising delle Onlus e delle ONG che lavorano per i Paesi in Via di Sviluppo. it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Francesca Brunello (987925@stud.unive.it), 2017-06-19 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Riccardo Zipoli (zipoli@unive.it), 2017-07-03 it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record