Abstract:
La tesi è strutturata in tre parti: introduzione sul genere documentario, approfondimento sui documentari italiani che hanno affrontato il tema dell'immigrazione, focus sull’associazione ZaLab. Questa ricerca nasce da una domanda riconducibile a qualsiasi forma artistica e a diverse realtà sociali: come può un prodotto culturale informare i pubblici? Quali sono i suoi strumenti, i vantaggi e gli svantaggi? Avendo scelto di approfondire il genere documentario, nel primo capitolo vengono riportati alcuni punti salienti della sua storia, prestando maggiore attenzione a quegli aspetti utili a comprendere gli approcci alla narrazione dell’immigrazione. Si è cominciato quindi dal film etnografico passando poi al cinema diretto e alle forme di produzione partecipata. Nel secondo capitolo si analizza invece come alcuni autori, nell’ambito della produzione cinematografica italiana, abbiano rappresentato la figura del migrante. L’ultimo capitolo, parte centrale della tesi, è dedicato al caso studio ZaLab. È stata scelta questa associazione per il suo interesse per i fenomeni sociali e per la varietà di temi su cui si concentra. Infatti, oltre alla produzione, distribuzione e promozione di documentari, vi sono molti eventi collaterali organizzati per sensibilizzare i pubblici e avvicinarli a realtà talvolta lontane dalla loro quotidianità. Il mio obiettivo è quindi capire se e come in Italia, paese in cui l’immigrazione è un tema centrale nel dibattito politico, il documentario, attraverso le storie dei suoi protagonisti, possa essere un’opportunità per mostrare prospettive diverse, superando almeno in parte tabù e preconcetti.