During the Progressive Era (1890-1920), the dominant meaning of sexuality in the United States underwent a paradigm shift that called for different regulations and politics. The iconic “New Woman” emerged as an epitome of modern femininity in her many emancipated incarnations: the intellectual, the suffragist and the professional, but also the divorcee, the free‐lover, and the working girl. At the same time, the preoccupation with prostitution developed into a national obsession and the Progressives invested enormously in the fight against “white slavery,” an
ostensibly international traffic for the abduction and sexual enslavement of girls. This dissertation investigates how the white slavery scare can be considered part of a general attempt to recompose and repair the male social sphere from the attacks it was suffering in the form of more and more assertive womanhood. In exploring how the attitude towards prostitution exposed the anxieties of modern America, this study relies close readings and historical analysis of novels, reformative writings, journalistic pieces, sculptures and legal
documents in which New Women and white slaves appear center stage.
Negli anni del Progressismo Americano (1890-1920), la concezione della sessualità negli Stati Uniti subì un cambiamento epocale che produsse una serie di nuove politiche sociali. La “New Woman” emerse come esempio di moderna femminilità in svariate accezioni: l’intellettuale, la
politica, la professionista, ma anche la divorziata, l’adepta del libero amore e la lavoratrice. Al tempo stesso, la preoccupazione nei confronti della prostituzione si trasformò in ossessione
generale. I Progressisti investirono enormemente nella lotta sul suolo nazionale quella che venne denominata “white slavery,” ossia un ipotetico traffico internazionale atto al rapimento e alla riduzione in schiavitù sessuale di ragazze bianche. Questa tesi analizza come l’isteria della
“white slavery” possa essere considerata parte di un movimento generale per la restaurazione della sfera pubblica maschile, incrinata dalle incursioni ricevute da parte di una presenza femminile sempre più indipendente. Nell’esplorare come l’atteggiamento nei confronti della
prostituzione riveli le tensioni dell’America moderna, questo studio analizza romanzi, trattati di riforma sociale, articoli giornalistici, sculture e atti processuali in cui la “New Woman” e la
“schiava bianca” giocano un ruolo determinante.