Abstract:
Natural variability in ecosystems arises from intrinsic dynamics of both biotic and abiotic processes, which contribute to structure the variability within different levels of organization, from individuals to populations to communities. This study examined the natural variability of trophic organization as a response to different drivers of change, typical of transitional environments. Investigation was focused on fish populations of lagoon ecosystems and the variability of their trophic niche as a response to: (i) habitat heterogeneity, (ii) habitat restoration and (iii) ontogenetic development. Outcomes emerged from the three main topics highlighted the importance of the trophic adaptability of fish species that spend the entire life cycle (residents) or only one stage (migrants) within systems dominated by highly variable conditions and revealed the importance of the lagoonal habitats, including the most marginal ones and the restored ones, in supporting the trophic structure of the species investigated. In this context, management strategies of species of conservation and commercial interest should pay special attention to preserve those lagoonal habitats where populations live and reproduce, which are increasingly threatened by anthropic impact, and whose irreversible regression would result in severe loss of ecosystem functioning.
La variabilità naturale degli ecosistemi è il risultato delle dinamiche intrinseche dei processi biotici ed abiotici, che contribuiscono a strutturare la variabilità dei diversi livelli di organizzazione, dagli individui, alle popolazioni, alle comunità. Questo studio ha esaminato la variabilità naturale della struttura trofica come risposta a diversi fattori di cambiamento tipici degli ambienti di transizione. L’indagine è stata focalizzata sulle popolazioni ittiche di ecosistemi lagunari e la variabilità della loro nicchia trofica in risposta a tre fattori: (i) eterogeneità di habitat, (ii) processi di rinaturalizzazione dell’habitat e (iii) sviluppo ontogenetico. I risultati emersi dai tre temi principali hanno evidenziato l'importanza dell’adattabilità trofica delle specie ittiche che trascorrono l'intero ciclo di vita (residenti) o una parte di esso (migratrici) all'interno di tali sistemi dominati da condizioni instabili e hanno indicato l'importanza degli habitat lagunari, inclusi i più marginali e quelli in fase di ripristino, nel supportare la struttura trofica delle specie esaminate. In questo contesto, le strategie di gestione delle specie di interesse, sia conservazionistico che commerciale, dovrebbero includere la conservazione degli habitat lagunari in cui le popolazioni vivono e si riproducono, i quali sono sempre più minacciati dalle impatto antropico, e la cui regressione irreversibile si tradurrebbe in una grave alterazione del funzionamento degli ecosistemi.