Nessuno schermo per lo spettatore : intermedialità tra cinema e teatro degli anni sessanta e settanta nell'esempio di Terayama Shūji

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dc.contributor.advisor Novielli, Maria it_IT
dc.contributor.author De Angelis, Eugenio <1985> it_IT
dc.date.accessioned 2016-12-12 it_IT
dc.date.accessioned 2017-05-22T06:02:41Z
dc.date.available 2018-07-19T08:58:04Z
dc.date.issued 2017-02-16 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/10309
dc.description.abstract Gli anni sessanta e settanta vedono l'affermarsi in Giappone di un'arte intermediale di cui Terayama Shūji può essere considerato l'epitome. Sebbene di recente si sia iniziato ad analizzare il cinema del periodo in quest'ottica, risulta ancora scarsamente esplorato lo stretto rapporto sviluppatosi tra cinema New Wave e teatro angura. Il movimento studentesco contro l'Anpo e la crescita di Shinjuku come epicentro culturale, entrambi esaminati in quanto “spazi performativi”, hanno contribuito in maniera decisiva alla formazione del clima intermediale che si esplicita nella contingenza tra creazione, fruizione e realtà esterna tipica dei film del periodo. In questo lavoro sono state delineate le caratteristiche principali e le figure più importanti della New Wave e dell'angura collocandole all'interno del contesto politico (i movimenti studenteschi) e culturale (Shinjuku bunka) coevo, per poi individuare le connessioni temporali, spaziali, tematiche ed estetiche esistenti tra i due media, mettendo alla prova i risultati trovati nell'analisi del lungometraggio di Terayama Sho o suteyo machi e deyō. A partire dalla poliedrica carriera artistica di Terayama ci si è concentrati sulla sua opera teatrale e cinematografica per cercare di individuare il “sistema intermediale” che si sviluppa dal ricorso a teorie, tematiche e simbologie ricorrenti. Queste travalicano infatti i confini del singolo medium per andare a formare un linguaggio autonomo e autosufficiente che può rappresentare una nuova chiave di lettura al cinema del periodo, esplicitandone le dinamiche intermediali in atto. Un esempio del funzionamento di questo sistema è rappresentato dal rapporto tra i suoi film e lo spettatore. Partendo dalle teorie sul teatro di Terayama inerenti l'“incontro” con il pubblico, si è analizzata l'applicazione delle stesse al suo cinema, dove è riuscito, in un processo che è stato suddiviso in tre fasi, a rimodellare la concezione dello schermo e dello spazio di fruizione per arrivare a una originale forma di “cinema partecipato”. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Eugenio De Angelis, 2017 it_IT
dc.title Nessuno schermo per lo spettatore : intermedialità tra cinema e teatro degli anni sessanta e settanta nell'esempio di Terayama Shūji it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Studi sull'asia e sull'africa it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea it_IT
dc.description.academicyear 2015/2016, sessione 29° ciclo it_IT
dc.description.cycle 29 it_IT
dc.degree.coordinator Squarcini, Federico it_IT
dc.location.shelfmark D001811 it_IT
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 819737 it_IT
dc.format.pagenumber 328 p. : ill. it_IT
dc.subject.miur L-OR/22 LINGUE E LETTERATURE DEL GIAPPONE E DELLA COREA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Eugenio De Angelis (819737@stud.unive.it), 2016-12-12 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Maria Novielli (novielli@unive.it), 2017-01-19 it_IT


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