Abstract:
Con il presente lavoro di tesi si intende fornire una trattazione, quanto più possibile chiara ed esauriente, della correlazione esistente tra una efficiente trasparenza informativa e una adeguata partecipazione attiva da parte delle minoranze azionarie ed, in particolare, degli investitori istituzionali al governo e alla vita sociale, al fine di attuare un efficiente bilanciamento di poteri e funzioni degli organi sociali per la realizzazione della migliore corporate governance, nell'ottica non solo di tutela di tutti i protagonisti della vita sociale ma anche della creazione di un mercato finanziario efficiente e trasparente.
A tal proposito, il primo capitolo è dedicato alla trattazione in materia di trasparenza dei mercati finanziari e di corporate governance nonché alla relazione biunivoca tra esse che è stata creata negli ultimi decenni, e, in particolare, in seguito agli scandali e alle crisi finanziarie che hanno investito il panorama economico globale, non solo nei dibattiti dottrinali ma anche - e in maniera alquanto incisiva, almeno nelle linee programmatiche - nell’ambito delle finalità perseguite dai legislatori, tanto nazionale che europeo.
Nel secondo capitolo si analizza il ruolo svolto nel contesto societario da parte della minoranza azionaria - in relazione alla quale si fornisce una panoramica delle nozioni rintracciabili, sotto il profilo sia quantitativo sia qualitativo - nella prospettiva della realizzazione del migliore assetto di corporate governance e di una condizione ottimale di trasparenza informativa.
Nel successivo capitolo III, la trattazione è dedicata specificamente alla recente proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, volta ad incoraggiare un maggiore impegno alla vita e al governo sociale da parte degli investitori istituzionali, in particolare attraverso una serie di obblighi di disclosure, e destinata, a sua volta, a modificare la Shareholders’ Rights Directive del 2007.
Nell’ambito dei capitoli IV e V si offre una analisi comparata del tema oggetto di trattazione, con specifico riferimento alla realtà rispettivamente del Regno Unito e degli Stati Uniti d’America, in relazione alle quali si mettono in luce peculiarità e differenze rispetto al panorama europeo ed italiano.
La scelta di concentrare la comparazione nei predetti sistemi anglosassoni deriva, quanto al contesto del Regno Unito, principalmente dalla circostanza di porsi come il “precursore" nell’adozione di un codice di autoregolamentazione in materia di engagement e di stewardship degli investitori istituzionali; quanto al contesto degli Stati Uniti d’America, dalla assoluta avanguardia delle pratiche attiviste da parte degli investitori istituzionali nonché della relativa attenzione da parte della dottrina.
Deve evidenziarsi, altresì, come il presente lavoro di tesi focalizza la propria attenzione al contesto delle società per azioni aventi strumenti finanziari negoziati su mercati regolamentati, posto che è con riferimento ad esse che le materie in esame assumono una rilevanza centrale e decisiva, nell’ottica dei generali interessi di miglioramento degli assetti di corporate governance e di tutela dei soggetti coinvolti nonché di efficienza dei mercati finanziari, come peraltro testimoniato anche dal focus posto su esse da parte degli interventi legislativi e regolamentari in materia.