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Questa ricerca, di natura qualitativa, ha come focus lo studio del malessere docente nella scuola contemporanea, un tema antico, ma che oggi assume caratteristiche diverse rispetto al passato. La ricercatrice ha unito le proprie conoscenze del contesto brasiliano, dove ha lavorato sia come insegnante, sia nel campo della gestione delle politiche pubbliche per l’Educazione, e quelle recentemente acquisite in Italia, per studiare il tema in ambito scolastico nei due Paesi sopraindicati. L’obiettivo è stato quello di indagare i fattori che portano gli insegnanti italiani e brasiliani a sperimentare il malessere nei due differenti contesti, cercando di comprendere il problema dal punto di vista di chi lo vive, ovvero, gli insegnanti stessi. L’ipotesi sostiene che il malessere docente, più che frutto dalle cattive condizioni di lavoro, come ad esempio la bassa rimunerazione o l’eccesso di compiti, sia risultato dell’insicurezza del docente nel far fronte alle nuove esigenze della scuola. Il malessere si rivelerebbe, pertanto, come conseguenza della paura del fallimento espressa dai docenti. Paura di essere considerati inadeguati di fronte alle nuove richieste della scuola, in un momento in cui non è più sufficiente possedere le conoscenze da trasmettere, in quanto oggi ai docenti viene richiesto di svillupare negli alunni i processi cognitivi, mentali, relazionali, emotivi, ecc. Negli ultimi vent’anni, gli studi sul malessere docente si sono diffusi in molti Paesi ocidentali. Tuttavia, la maggior parte di essi è dedicata ai docenti della scuola media e superiore, considerati come più suscettibili al malessere e allo sviluppo di malattie correlate al lavoro, dovute ai problemi da affrontare, tra cui: indisciplina degli adolescenti e giovani, ritenuti molto più ribelli comparati ai bambini; difficoltà nello stabilire partnership, data la frammentazione delle discipline che contribuisce alla chiusura dei docenti nel proprio campo specifico; assenza di collaborazione delle famiglie che, gradualmente, tendono ad allontanarsi dalla vita scolastica dei figli, ecc. In questo studio, tuttavia, l’interesse principale ricade sulla scuola primaria, dove il problema, anche se presentando con minore intensità, influenza quotidianamente le prestazioni dei docenti. I partecipanti alla ricerca sono, pertanto, maestri delle scuole pubbliche brasiliane e italiane, che volontariamente hanno accettato di collaborare. Gli strumenti metodologici consistono nella realizzazione di interviste semi-strutturate, sottoposte a tecniche di analisi del contenuto. L’analisi dei dati ha dimostrato che la complessità dei compiti a cui devono rispondere i docenti, abbinati al basso ritorno, non solo in termini economici, ma anche in termini di fiducia, di collaborazione, di investimenti, fa sì che l’insegnamento, gradualmente, diventi insopportabile per alcuni giovani insegnanti, con alte aspettative lavorative. In questo senso, il gruppo di maestre brasiliane, essendo più giovane di quello italiano, ha dimostrato un livello di insoddisfazione e di malessere molto più elevato. Ad eccezione di questa particolarità, i due gruppi di insegnanti hanno lamentato problemi piuttosto simili, denunciando il malessere docente come una caratteristica comune della scuola moderna, diffusa nei più diversi Paesi, indipendentemente del livello di sviluppo e dei problemi ancora presentati dal sistema scolastico. |
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