Studies within the cartographic approach seek to contribute to the mapping of universal hierarchies of functional projections. The present work is an investigation of ordering restrictions between the modifiers within complex nominals (Levi, 1978) that express thematic roles, and which do not form a compound with the head noun. I show here that there is indeed a rigid hierarchy of semantic relations within complex nominals suggesting an extension of the functional projections proposed by Scott (2002) for adjectival modifiers (such as ColourP, LengthP, MaterialP etc.). The resulting hierarchy strongly resembles that found within the clausal syntactic domain of circumstantials argued for by Schweikert (2005) and Takamine (2010) in German and Japanese, respectively. As a consequence, my analysis provides support for the syntactic origin of many complex nominals that have often been referred to as (lexical) compounds.
Studi effettuati nell’ambito del “quadro cartografico” cercano di contribuire alla mappatura delle gerarchie universali di proiezioni funzionali. Il lavoro attuale si presenta come indagine sulle restrizioni d’ordine tra i modificatori di “nominali complessi” (complex nominals – Levi, 1978) che esprimono ruoli tematici e che non formano un composto con la testa (N°). Qui dimostro che esiste una gerarchia rigida di relazioni semantiche all’interno dei nominali complessi suggerendo un’estensione delle proiezioni funzionali proposte da Scott (2002) per i modificatori aggettivali (quali ColourP, LengthP, MaterialP, etc.). Dal lavoro risulta una gerarchia che assomiglia chiaramente a quella trovata all’interno del dominio sintattico di circonstanziali (circumstantials) sostenuta da Schweikert (2005) per la lingua tedesca e da Takamine (2010) per la lingua giapponese. Di conseguenza l’analisi svolta qui offre sostegno all’origine sintattica di molti nominali complessi che nella letteratura sono stati categorizzati come composti (lessicali).